E' stato il padrino politico del primo partito islamico d'Italia, Italia plurale. L'esperimento di Aboubakar Soumahoro si è rivelato un nuovo clamoroso disastro, anche mediatico. Le elezioni comunali a Monfalcone era stato considerato da molti un laboratorio. Il primo verdetto? Un flop per Bou Konate, l'ingegnere di origini senegalesi candidato sindaco lanciato da Soumahoro in rappresentanza dei 7mila immigrati di origine musulmana che da tempo rappresentano una larga fetta occupazionale e sociale nell'importante centro portuale e cantieristico in provincia di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia.
Alle urne, infatti, stravince il centrodestra con il leghista Luca Fasan eletto sindaco con il 70% dei voti, davanti al centrosinistra con il 26,2% (niente da fare per Diego Moratti, che non arriva nemmeno al ballottaggio) e, appunto, gli islamici di Konate fermi addirittura sotto il 3 per cento. Segno che la mobilitazione invocata a più riprese da Soumahoro sui social non ha funzionato o anzi ha avuto l'effetto opposto.
Il candidato sindaco di #ItaliaPlurale a #Monfalcone, l’Ingegnere Bou Konate, che corre sui marciapiedi e sulle piste ciclabili che ha realizzato, ha tutta la competenza per amministrare questa bellissima città.#Konatesindaco #Monfalcone #ItaliaPlurale pic.twitter.com/k2UBjpWpQU
— Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) April 11, 2025
Lo scorso 11 aprile il deputato eletto alla Camera con Alleanza Verdi e Sinistra e costretto a finire nel Gruppo Misto per l'imbarazzo dell'inchiesta sulla coop di moglie e suocera, su X aveva pubblicato un entusiastico video con Konate che correva su una ciclabile. "Il candidato sindaco di Italia Plurale a Monfalcone, l'Ingegnere Bou Konate, che corre sui marciapiedi e sulle piste ciclabili che ha realizzato, ha tutta la competenza per amministrare questa bellissima città". Evidentemente non gli hanno creduto.
Qualche giorno prima, l'ex sindacalista dei braccianti se l'era presa pure con Mediaset: "Rete 4 è entrata negli edifici del Comune di Monfalcone per spiare il candidato di Italia Plurale, Bou Konate. Questo è contro la legge e Konate ha denunciato. Usare, in elezioni locali, tv nazionali contro un candidato, invece di parlare dei problemi reali, è antidemocratico". Problemi reali, peraltro, come il sostegno alla legge islamica, alla sharia, al velo alle donne e alla poligamia espressi a chiare lettere e davanti alle telecamere da diversi esponenti della comunità musulmana di Monfalcone, tra le più radicali d'Italia.
Sui social, tra i commenti su X al risultato elettorale, si segnalano sfoghi come "Meno male" e un ancora più esplicito "Un successone di Soumahoro e Bou Konate. Ma dove volevate andare???".