CATEGORIE

Giornalisti gemelli, uccelli veloci e tanti alcolici

I McWhirter erano giornalisti sportivi e redattori del quotidiano The Star di Londra, noti per la loro memoria enciclopedica e l’attenzione ai dettagli.
di Giovanni Longoni lunedì 14 aprile 2025

2' di lettura

Nel mese di novembre dell’anno 1951, in un giorno che nessuno ha mai saputo specificare, Sir Hugh Beaver, direttore del birrificio Guinness, stava partecipando a una battuta di caccia lungo le sponde del fiume Slaney, nella contea di Wexford, Irlanda sudorientale. A un certo punto Beaver sparò a un piviere dorato ma sbagliò il colpo e il pennuto volò via. Durante la serata, sorse un dibattito su quale fosse, tra la selvaggina da piuma, l’uccello più veloce d’Europa: se il piviere che aveva umiliato Beaver oppure, come sostenevano altri commensali carichi di alcolici, la pernice bianca scozzese. Non riuscendo a trovare la risposta in nessun volume della pur fornitissima biblioteca di Castleford House, Beaver ebbe un’illuminazione. Al mondo intero e ai cacciatori di pivieri serviva un libro che risolvesse questo tipo di dispute; un testo che sarebbe stato molto popolare nei pub.

Per realizzare la sua idea, Sir Hugh si rivolse ai gemelli Norris e Ross McWhirter. I McWhirter erano giornalisti sportivi e redattori del quotidiano The Star di Londra, noti per la loro memoria enciclopedica e l’attenzione ai dettagli. Fondarono un’agenzia di ricerca a Fleet Street, allora cuore del giornalismo britannico, e vennero incaricati di compilare ciò che sarebbe diventato il Guinness Book of Records. Il primo volume fu pubblicato il 27 agosto 1955 e divenne immediatamente un bestseller nel Regno Unito. Ross continuò a curare il libro fino al 1975, quando fu assassinato da terroristi dell’IRA – non per colpa di un uccello ma delle sue posizioni politiche. Norris proseguì da solo fino al 1986, mantenendo vivo il legame tra giornalismo e record mondiali.

Nel corso degli anni, infatti, numerosi giornalisti sono riusciti a entrare nel Guinness. Larry Lewis, del San Francisco Examiner, detenne il record di giornalista più longevo in attività. Continuò a scrivere articoli fino all’età di 98 anni, mantenendo una rubrica settimanale. Il britannico Alan Whicker nel corso della sua carriera con il programma tv Whicker's World, percorse l’equivalente di 14 volte il giro del mondo. Quanto agli italiani, Oriana Fallaci stabilì un record con il libro Intervista con la Storia, che divenne la raccolta di interviste giornalistiche più venduta al mondo, tradotta in una ventina di lingue. Ma quale collega può stare alla pari con Afua Asantewaa Aduonum? La giornalista e presentatrice ghanese ha tentato di battere il record mondiale per la più lunga maratona di canto nel dicembre 2023. Pur non riuscendo ufficialmente a battere il record, la sua impresa di cantare ininterrottamente per 126 ore ha catturato l’attenzione mondiale. E tutto nacque dall’incontro fra Beaver, un uccello e tanto alcol.

tag

Otto e mezzo, Travaglio contro Meloni: "Qualche sconticino"

"Meloni giovedì andrà a Washington da Trump e oggi ha detto che è un momento difficile e che f...

L'aria che tira, Meloni da Trump? Lezione di Fassino al Pd

"Non è mai una buona cosa piegare scenari e dinamiche internazionali a esigenze di politica interna". P...

Aboubakar Soumahoro, il partito islamico? Diluvio di sfottò

E' stato il padrino politico del primo partito islamico d'Italia, Italia plurale. L'esperimento di Aboubakar...

Alessandro Sallusti, conservatore eretico: il diritto di amare il proprio punto di vista

Da oggi è in libreria «L’eresia liberale», il libro di Alessandro Sallusti (Rizzoli). Il dirett...