Nuovi sviluppi nella guerra che la Russia ha cominciato ormai più di tre anni fa contro l’Ucraina. Gli equilibri geopolitici, dall’Europa agli Stati Uniti fino alla Cina e alla Nato, sono stati stravolti da allora. Mosca oggi controlla circa il 20% del territorio ucraino e Kiev, finora sostenuta dalla Ue e dagli Usa, ha resistito eroicamente, ma è allo stremo.
Se ne parla a Piazzapulita, il talk di approfondimento politico di La7, condotto da Corrado Formigli. In studio, tra gli ospiti, c’è il professor Alessandro Orsini, direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss, che ha più di un timore sulla sorte degli ucraini e sulle prossime mosse dell’Europa.
Quando Formigli, infatti, chiede a Orsini cosa direbbe ad un soldato ucraino oggi, la risposta è raggelante: "Gli direi che è spacciato”. Il conduttore sgrana gli occhi e commenta: “Quindi dovrebbe arrendersi?”. Il professore ne è sicuro: “Le cose sono due: o l’Ucraina in quella parte del Donbass in cui si combatte alza le mani e si arrende oppure saranno tutti uccisi”.
"Sei spacciato": Orsini e l'Ucraina, guarda qui il video di Piazzapulita su La7
Orsini poi approfondisce il tema del controllo russo sul territorio di Zelensky: “Il problema in Italia è che molte persone non capiscono questo dato del 20%. Bisogna capire la qualità del territorio occupato, perché se quel 20% rappresenta le risorse più ricche e strategiche dell'Ucraina è un grande successo. È come dire che la Russia arriva in Italia e prende Lombardia, Veneto e Liguria, sono solo 3 regioni, ma quando all'Ucraina hai tolto il Donbass, Zaporizhzhia, Kherson, quasi tutto lo sbocco al mare, le terre più preziose, le terre rare etc. è un disastro. La situazione in Ucraina è gravissima, ma non c'è questa percezione in Italia. Molte persone dicono ‘vabbé Trump vuole trattare con la Russia, quindi si va verso una distensione’, no è più grave di quanto non fosse già con Biden”.