Antonio Scurati ci prova ancora: come fa cassa col Duce

di Francesco Storacemartedì 8 aprile 2025
Antonio Scurati ci prova ancora: come fa cassa col Duce
3' di lettura

Ottant’anni è una bella età. Spesso si è nonni, e i nipoti ti amano e ti riempiono di regali. Poi se a farne ottanta è la resistenza, la data magnifica esalta Antonio Scurati, che già pregusta un bel gruzzolo di denaro nel nome del Duce. E così, esce un altro immancabile libro sul fascismo e il suo capo, destinato a fare cassa grazie alla propaganda mediatica di cui inevitabilmente si avvantaggerà. Proprio in queste ore si pubblica infatti l’ultimo libro di Scurati sul Duce... La fine di Mussolini, anni 1943-45... Si tratta della solita operazione commerciale perché per quanta fantasia abbia in dote lo scrittore è davvero complicato scrivere qualcosa di nuovo anche per lui. L’unica novità è il 25 aprile di quest’anno che batte l’ottantesimo anniversario della liberazione. Successo garantito e soldi a palate...

Con tanto di spettacoli teatrali, compreso quello che venerdì prossimo 11 aprile andrà in scena al Manzoni di Roma. E il 24, al Piccolo di Milano. Lo spettacolino del Manzoni di Roma vedrà in scena presentare il suo romanzo “M. la fine e il principio”, edito da Bompiani, lo scrittore con Corrado Augias. E si racconteranno aneddoti tutt’altro che inediti nella gran parte. All'indomani della seduta del Gran Consiglio che lo depose, il 28 luglio 1943 Benito Mussolini venne deportato a Ponza. Ma sull’isola, il Duce rimase giusto il tempo per celebrare il suo sessantesimo compleanno; quindi venne spostato alla Maddalena e poi a Campo Imperatore, in cima al Gran Sasso. Cronache e storia già note, ma che servono a far vendere ancora sul fascismo, con l’accortezza di non azzardarsi mai a spendere qualche parola positiva. Sennò, chi glieli compra i libri...

Che Tempo Che Fa, Antonio Scurati e il nuovo libro su Mussolini: "La pagina più nera"

Ci risiamo. Antonio Scurati se ne esce con un altro libro. Il protagonista? Come sempre Mussolini. Lo scrittore lo ha pr...

Continua dunque la storia a gettone, in modo da dare a bere al lettore le verità di comodo pur di non raccontare passaggi storici che comunque tratteggiarono positivamente la nostra storia nazionale. Perché prima delle leggi razziali e della nefasta entrata in guerra ci fu un lungo periodo di conquiste sociali su cui Scurati non si intrattiene mai. Le disconosce, non farebbe cassa. Ed è ciò che davvero stupisce, quest’assenza di riconoscimenti che in un’opera di carattere storico non dovrebbero mai mancare. Invece, da sempre Scurati si caratterizza a senso unico nei riguardi del Ventennio, senza nemmeno interrogarsi su quegli anni del consenso che furono tratteggiati da Renzo De Felice.

Appare evidente il carattere politichese del lavoro di Scurati, che non ha nemmeno mai nascosto la sua profonda avversione persino verso il governo in carica: per lui tutto diventa fascismo se non ha il suo gradimento. Del resto, lo scrittore rosso fiutò l’affare - dopo il premio Strega nel 2019 con “M. il figlio del secolo” - fin dalla vittoria del centrodestra nel 2022, quando passò all’attacco a colpi di interviste e interventi vari. Restano celebri le posizioni di Scurati, per lui ciò che sta accadendo oggi in Italia non è una ripetizione del passato, bensì «la vittoria clamorosa di un partito che ha le sue radici culturali e ideologiche nel fascismo, è un dato di fatto». E possiamo immaginare con quanta serenità si acconcia celebrare l’80° della liberazione, con un occhio a quel conto corrente che non smette mai di sorridere.

Scurati a Che tempo che fa, "e intanto Mussolini...": travolto dalle critiche

Non è ancora il 25 aprile, ma Antonio Scurati scalda i motori a Che tempo che fa, sul Nove. Ospite di Fabio Fazio...