Nervi tesi a ReStart, su Rai 3, tra Alessandro Gonzato e Toni Ricciardi. Il giornalista di Libero, in collegamento, non si azzarda in previsioni sulle conseguenze dei dazi imposti dagli Stati Uniti al resto del mondo e la possibile "guerra commerciale" già invocata da più parti in Europa.
"Non faccio la Sibilla Cumana, tante previsioni nel passato sono state sballate. Detto questo, i dazi sono un problema per la nostra economia, punto e capo. Ma se tu mi avessi chiesto un titolo, ti avrei detto 'Niente di nuovo sotto le stelle dell'Unione europea. Ancora una volta si è fatta trovare impreparata, perché che Trump avrebbe messo i dazi si sapeva. Ed è la stessa Unione europea che ha vessato per anni cittadini e imprese".
"Ora si parla di dazi - ricorda ancora Gonzato -, ma è la stessa Unione europea che nel 2016 ha consentito senza dazi alla Tunisia di importare 35mila tonnellate di olio danneggiando l'economia del Sud".
In studio Ricciardi, deputato del Pd, si copre il volto con le mani. "E' inutile che scuota la testa, Ricciardi. Se non sa questi dati probabilmente è stato disattento", replica il giornalista di Libero. "Sta dicendo delle follie, siete al servizio di chi vuole spaccare l'Europa, vi dovete vergognare", perde la testa Ricciardi.
"Mi faccia parlare, è la stessa Ue che ha dato il via libera nel 2020 a 285mila tonnellate di pomodoro dal Marocco senza dazi - prosegue Gonzato, implacabile -. E' la stessa Ue che ha dato il via alla guerra al vino, non parliamo delle follie green. Ed è la stessa Ue che per anni se n'è fregata dell'Italian sounding", cioè i prodotti italiani taroccati nel mondo. Stile Parmesan: "L'Italia perde 60 miliardi l'anno", ricorda Gonzato, ma pochi si indignano. "Faccio una domanda a Ricciardi: il Pd dice che Meloni è vassalla degli Stati Uniti. Cosa dovrebbe fare? Fare come la Schlein e dichiarare guerra a Trump? La Von der Leyen è talmente preparata da nominare commissaria alla crisi la belga Lahbib, che ha detto che in crisi dovremmo tutti avere in borsa un coltellino svizzero. E dovremmo fidarci di questi?".