
Ventotene, Massimo Giannini-choc: "Quello di Meloni il più scandaloso stupro della storia"

"Il più scandaloso stupro della storia e della memoria del nostro Paese". Massimo Giannini definisce così l'intervento di Giorgia Meloni in Aula e il suo passaggio sul Manifesto di Ventotene. Durante il consueto podcast "Circo Massimo" di Repubblica, il giornalista arriva a dire che "in vista del Consiglio europeo la sorella d'Italia è riuscita nell'impresa di sporcare e infangare una delle pagine più alte e più nobili dell'europeismo". Finita qui? Niente affatto. Per Giannini "così è tutto più chiaro finalmente: a sbagliare furono Spinelli, Colorni e Rossi mentre nel giusto stavano i fascisti che li pestavano fino a farli crepare. Questa è la visione implicita della presidente del Consiglio. È vero, lo spirito di Ventotene non le appartiene, lei viene da tutt'altra storia e ora lo confessa. Altro che rinnegare il Ventennio, ne abbiamo avuto la prova".
Poi non manca il riferimento a Roberto Benigni. Andato in onda su Rai 1 nel giorno dell'audizione di Meloni alla Camera, l'attore non ha mancato di dire la sua sul documento per la promozione dell'unità politica europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. "Il vero sogno di Ventotene - prosegue Giannini - non c'è l'ha spiegato la politica, ma Roberto Benigni". Quello che definisce "l'uomo che nacque comico e giullare e divenne premio Oscar e uno dei più straordinari affabulatori e narratori del nostro tempo. Lo dobbiamo a lui, all'artefice de La Vita è Bella, il più vero progetto dell'Europa unita".
"Al di sotto della decenza". Anche Massimo Giannini spiana il Pd: da godere | Video
Ma Giannini non è l'unico in queste ore a elogiare il comico, già ben noto per le sue idee politiche. A sinistra, addirittura, c'è chi fa il tifo perché diventi "senatore a vita". Per Pd e compagni è stato lui "a rispondere meglio di tutti alle farneticazioni di Meloni".
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