
Tomaso Montanari sostituito alla Fondazione Ginori: "Squadrismo, vigliaccheria". Insorge FdI

Tomaso Montanari sostituito alla Fondazione Museo Archivio Richard Ginori. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intende infatti nominare Marco Corsini, sindaco di Rio nell'Elba (Livorno), a presidente della Fondazione. Una decisione che ha scatenato lo storico dell'arte. E non solo. "Un puro atto squadrista di esercizio del potere per il potere - commenta il diretto interessato -. Non per fare, ma per togliere. Per distruggere. Una violenza assurda, insensata, in cui tutti hanno da perdere. Il ministro la faccia, la nazione un patrimonio. Violenza e vigliaccheria insieme: si chiama fascismo". Come il rettore dell'Università per stranieri di Siena, anche il Pd si è ribellato.
Eugenio Giani, presidente della Regione, è subito intervenuto arrivando a dire che si tratta di una "profonda delusione, sconcerto, assoluta non condivisione di un metodo e di un merito. Nelle nostre chiacchierate e con una lettera formale ho espresso parere favorevole alla conferma di Montanari con un incarico gratuito. Un compito svolto molto bene a fianco di un lavoro che sta portando alla riapertura del museo di Doccia".
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Immediata la reazione di Fratelli d’Italia: "La sinistra oggi trova un nuovo motivo per indignarsi: il compagno Montanari, sostituito alla guida del Museo Ginori su decisione del Ministro Giuli. Oltraggiare la memoria delle foibe, usare parole violente contro il Governo e scagliarsi con odio contro la destra non equivalgono propriamente all’essere competenti. Esperto sì, in faziosità". Poi interviene anche il responsabile organizzativo di FdI Giovanni Donzelli che frena le pretese di Montanari, oltretutto espresse con linguaggio offensivo e astioso: "Il ministro di un governo la cui maggioranza è indicata dagli italiani, sceglie chi reputa opportuno nei vari organismi che rappresenta. Anche in Toscana e al Museo Ginori", afferma senza mezzi termini al Corriere fiorentino.
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