Italo Bocchino e la Tesla: "Ce l'ho, è parcheggiata qua fuori". La reazione della Piccolotti: che figura

mercoledì 12 marzo 2025
Italo Bocchino e la Tesla: "Ce l'ho, è parcheggiata qua fuori". La reazione della Piccolotti: che figura
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Martedì 25 settembre, studi di La7. Sta andando in onda DiMartedì e tra gli ospiti di Giovanni Floris c'erano Italo Bocchino ed Elisabetta Piccolotti. Nessuno dei due poteva ancora lontanamente immaginarlo, ma quella sera involontariamente era già partito il caso-Tesla che oggi ha travolto con un certo imbarazzo la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra e un po' più di striscio (è il caso di dirlo, parlando di vetture) pure suo marito e collega di scranno e di partito Nicola Fratoianni.

Ricapitoliamo: oggi il Foglio chiede conto ai due coniugi, esponenti di Avs e di Sinistra italiana, dell'auto di lusso parcheggiata nel loro garage. Udite udite, una Tesla. Un gioiellino elettrico (viva il Green deal!, avranno pensato al momento dell'acquisto in concessionaria) del valore di 47mila euro. Alla faccia delle marmitte catalitiche.

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Problemino, anzi problemone: la Tesla è di Elon Musk, quindi averla ("In leasing", sottolinea oggi Piccolotti) è un assist al demonio trumpista. E infatti Elisabetta assicura: "L'abbiamo presa prima che Musk diventasse nazista. Ce ne libereremo. La venderemo. Musk è un nazista e però la Tesla funziona. L'ho usata sempre nell'ultima campagna elettorale per le Europee. Adesso benché efficientissima quest'auto è un peso politico".

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Oggi parla, Lady Fratoianni, ma quella sera di settembre si era ben guardata da dire una sola parola sulla sua Tesla. Si parlava delle allora imminenti elezioni americane, di Trump, ovviamente di Musk. Bocchino lo difendeva ("Ridurlo a uno che fuma uno spinello fa veramente scadere il dibattito. La verità è che la sinistra rosica"), lo definiva "un visionario, un genio assoluto" e poi usciva allo scoperto alzando le mani: "Io ho una Tesla. Io ho una Tesla parcheggiata qua fuori". Forse avrebbe potuto dire lo stesso anche la Piccolotti, ma se ne guardò bene. Sarebbe stato troppo compromettente. 

Bocchino, Piccolotti e la Tesla: guarda qui il video di DiMartedì su La7