
Vannacci fa impazzire Parenzo: "L'emergenza europea non è la Russia ma gli immigrati criminali

Dopo i convenevoli con David Parenzo ("Mi hanno detto che ora si vuole far chiamare Piccolo Dave, forse per il suo fisico") e le ironie sferzanti contro il generale Vincenzo Camporini in studio ("Era un mio competitor alle Europee, so che ha preso tra i 6 e i 9mila voti..."), l'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci mette a ferro e fuoco L'aria che tira su La7 anche sui temi decisamente più seri come il piano di Ursula Von der Leyen sul riarmo dei paesi membri dell'Unione.
"Quindi la Lega voterà contro il piano Rearm Europe, Putin non è un pericolo per l'Europa? Andiamo dritto", domanda Parenzo. Da Bruxelles, il generale Vannacci risponde secco: "Guardi, oggi ho fatto un intervento in aula e ho detto che i carri russi non stanno sfilando né a Budapest, né a Varsavia, né a Praga. E che Parigi non brucia sotto gragnuole di colpi. Quelle che bruciano in Francia sono le chiese cristiane, le emergenze sono altre e i tentativi per aggirare l'articolo 122 il Parlamento europeo sono altre. Sono gli atti criminali e gli attentati che gli immigrati irregolari portano a termine a danno degli europei, quasi giornalmente, in Nazioni europee".
"Che nome dobbiamo dare al piano di riarmo Ue". FdI, pressing su Ursula: a Bruxelles cambia tutto?
"Quindi c'è una guerra degli immigrati", chiosa Parenzo non nascondendo la sua perplessità. "Io ne faccio sia una questione di merito sia una questione di metodo - continua l'europarlamentare leghista, campione di preferenze alle europee del giugno 2024 -. Questi 800 miliardi non sono giustificati da una minaccia imminente. Abbiamo visto tutti gli studi, i russi in una economia di guerra spendono 140 miliardi in difesa, l'Europa ne spende 320. E anche con tutti gli abbattimenti del caso, dalla mano d'opera a quello delle materie prime, un think tank peraltro molto filo-ucraino ha fatto i conti: l'Europa spende il 58% in più in armi di quanto non faccia la Russia. Ci devono convincere sul perché sia necessario un incremento di investimento di questa entità. Soprattutto ci devono dire chi è il nemico perché nessun soldato russo ha mai attaccato un paese dell'Unione europea".
Parenzo a questo punto chiede alla regia di mostrare un grafico dal quale si evince come il maggior aumento di spese in armi e difesa sia arrivato dai paesi europei appartenenti all'ex blocco sovietico, dalla Polonia ai baltici: "Generale Vannacci, vada a spiegarglielo lei che non c'è un problema".
Vannacci, la Russia e gli immigrati: guarda qui il video di L'aria che tira su La7
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