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Zona Bianca, Capezzone inchioda Tiziana Ferrario: "Tu che telefonino hai?"

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"Vorrei invitarvi se non al senso della misura, al senso dell'umorismo. I programmi, i social, i telefonini e i pc sono americani. Ma ragazzi, ma dove volete andare senza i prodotti americani?". Dai dazi di Donald Trump ai caso Musk-Starlink, Daniele Capezzone risponde con una beffarda risata in faccia a chi, soprattutto a sinistra, sogna un boicottaggio anti-Usa a tutti i livelli.

Ospite con il direttore editoriale di Libero a Zona Bianca, su Rete 4, è la giornalista Tiziana Ferrario, ex storico volto Rai. "In Canada però sono molto arrabbiati, stanno facendo un boicottaggio...". "Tiziana ti prego, mi dici di che marca è il tuo telefonino?", le domanda a bruciapelo Capezzone. "Il mio è coreano, non ho Apple", replica la Ferrario convinta di aver dribblato la questione di fondo posta da Capezzone.

 

 

 

"Ragazzi, voglio dire. Vi rendete conto che il 90% della tecnologia che utilizziamo, materiale e immateriale, è americana? E quando chiedete di non utilizzare i satelliti americani, sapete quanti satelliti ha l'Europa? Zero". "Ce li avrà", allarga le braccia la Ferrario. 

"Il presidente americano attuale vi può stare simpatico o antipatico - taglia corto Capezzone - ma se tutte le Big Tech sono americane e in Europa non c'è niente non è perché è un complotto del destino contro di noi è perché l'Europa si è preoccupata per anni di fare solo pacchi di regole e tappi di plastica appiccicati alle bottiglie. Loro vanno su Marte e noi stiamo a staccare i tappi alle bottiglie".

"Secondo - conclude Capezzone -: è da quando sono ragazzino che quando vince un presidente americano democratico è tutto un 'yes we can' e quando vince un repubblicano è un disastro. Nel 1980 viene eletto Reagan e l'Unità apre con 'Inquietudine nel mondo', e loro stavano appresso a Breznev con il colbacco! Trump non è Reagan, ma quelli che urlavano contro Reagan sono gli stessi che oggi urano contro Trump, e se vuoi stare appresso a quelli con la kefiah che boicottano i prodotti americani vi dico tanti auguri".

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