
Papa Francesco, parla il pneumologo Pistolesi: "Ha la voce di un paziente gravissimo"

Il messaggio inviato ieri da Papa Francesco ai fedeli ha destato ancora più preoccupazioni circa la sua salute. "Il Santo Padre non riesce a terminare parole o frasi poco più lunghe, la situazione stazionaria non credo possa durare così a lungo", commenta il professore Massimo Pistolesi del Careggi di Firenze. Intervistato da Open l'esperto definisce quella del Pontefice "la voce tipica di una persona con un fortissimo affanno. Si capisce bene come il Pontefice non riesca a terminare le frasi o le parole più lunghe senza dover riprendere fiato. E questa è una modalità propria delle persone con forte carenza di ossigeno. Questa voce dal punto di vista medico mi ha impressionato molto: se in una situazione di stabilità il Santo Padre presenta una difficoltà di questo tipo, si può solo immaginare la gravità dei momenti acutizzazione e di crisi".
Per di più, stando al pneumologo, tutto questo "è un segnale di una situazione che rimane stabile, ma io direi stabilmente molto grave. Tra l’altro il mio dubbio è sulla possibilità che quest’uomo di 88 anni abbia anche dei problemi di deglutizione e di inalazione polmonare, causa delle crisi e dei broncospasmi che si sono verificati. L’informazione data dai medici giorni fa è stata quella di un paziente che era tornato a una nutrizione con cibo solido". Un dettaglio non da poco, perché "il fatto che lo abbiano specificato fa supporre che il Pontefice a volte vada incontro a un’aspirazione di cibo, il che significa che la sua deglutizione non è normale e che il suo riflesso anche della tosse, che è un meccanismo di difesa per evitare che entri qualcosa all’interno dei polmoni, stia venendo meno. Questo rende più facile per il paziente l’inalazione di cibo, che di certo non è sterile e che può quindi esporlo al rischio di ulteriori infezioni".
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Insomma, quello che potrebbe attendere Bergoglio non è un futuro roseo: "Questa stabilità non potrà durare a lungo. Il supporto medico di cui il Pontefice sta beneficiando è massimo e questo potrebbe permettere all’organismo di sopravvivere per un certo periodo di tempo ma le condizioni che vedo sono destinate ad esaurirsi".
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