
Cazzullo, "che fine può fare Zelensky": cupa profezia a PiazzaPulita

Davvero Volodymyr Zelensky finirà male? Ne è convinto Aldo Cazzullo, prima firma del Corriere della Sera, che ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7, lascia filtrare un presagio cupissimo sul presidente dell'Ucraina, sempre più in difficoltà.
"Io non mi stupirei se facesse una brutta fine. Noi siamo abituati al fatto che Vladimir Putin elimini anche fisicamente i suoi oppositori. Con un capo di Stato straniero è un po' più difficile e fino adesso non l'ha fatto. Ma lo ha fatto con Anna Politkovskaja, con Aleksej Navalny e se potesse lo farebbe volentieri con Zelensky".
"Trump lo ha quasi additato", prosegue Cazzullo spostando il focus sul presidente americano, con cui Zelensky è entrato in collisione in mondovisione una settimana fa esatta, dopo il drammatico faccia a faccia alla Casa Bianca. "Nella logica perversa del narcisista, per Trump Zelensky è quello che non lo ha aiutato quando voleva incastrare Hunter Biden, e quindi Joe Biden, mentre Putin non gli ha fatto nulla di male".
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"E hai notato i giornalisti?", domanda quindi Cazzullo a Formigli, riferendosi a quanto accaduto nella Stanza Ovale. "Non c'era l'Associated Press, non c'era la Reuters, le due più importanti agenzie al mondo", "C'era la Tass che chissà come è riuscita a entrare", aggiunge Formigli, "E non c'era il Washington Post, sia pure addomesticato da Bezos, non c'era il Wall Street Journal, giornale di destra ma perbene, non c'era il New York Times, c'era la Cnn che Trump ha insolentito, e poi i giornalisti ammaestrati che hanno dato una mano a Trump nel provocare Zelensky, chiedendogli com'era vestito".
Cazzullo da Formigli, guarda qui il video di PiazzaPulita su La7
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