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Fuori dal Coro, Marco Rizzo fa impazzire i maestrini rossi: "Ho detto che mi piace la gnocca e..."

Roberto Tortora
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Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia sovrana popolare, contro l'imposizione dei desideri delle minoranze a tutti. E così lui, uno storico militante di sinistra, si trova ad andar perfettamente d’accordo con il generale Roberto Vannacci. La strana coppia. Succede tutto nel salotto di Fuori dal Coro, programma di attualità e approfondimento condotto ogni mercoledì in prima serata su Rete 4 da Mario Giordano, la puntata in questione è quella del 5 marzo. 

Il conduttore chiede a Rizzo un intervento sull’ideologia di genere promulgata ai gay pride e costui si ritrova a sentirsi inorridito da certe imposizioni: “Ad un certo punto ho detto che mi piace la gn***a ed è venuto giù il mondo, è venuto giù il mondo. Io sono contro ogni discriminazione di genere, di razza, di sesso, di gusti sessuali, quello che volete, assolutamente. Sono il primo a battermi, ma che ci venga imposto il desiderio di una minoranza per influenzare anche i bambini anche no. All'università di Roma 3 hanno fatto i corsi per i bimbi trans. Io ho i figli grandi, ma se avessi un figlio piccolo vado con un bastone lì a vedere i corsi con i bimbi trans, ma siamo matti!”.

Il generale Vannacci non può che concordare, a prescindere dal passato politico di Rizzo e lo confessa apertamente: “Non mi fa strano, anzi, saluto Marco Rizzo con il quale ho fatto un evento a Torino, molto sentito e molto frequentato. Per me non contano le persone, contano le idee. Quello che conta sono i principi, i valori che portiamo avanti. Va bene Marco Rizzo, mi va bene il suo passato da comunista, non ho nulla da dire contro, probabilmente trent'anni fa saremmo stati seduti in posti diversi. Ma se oggi ci incontriamo su questi obiettivi comuni, su questi ideali, su questi valori, ma ben venga Marco Rizzo, ma ben venga chiunque, io non ho preclusioni nei confronti di nessuno”.

 

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