Cerca
Cerca
+

L'aria che tira, la battutaccia per cui ride solo David Prenzo: il vero volto della sinistra

Claudio Brigliadori
  • a
  • a
  • a

Alla fine ride solo David Parenzo, e questo qualcosa vorrà pur dire. Mentre l’Europa discute sull’accordo di Londra,la guerra in Ucraina e gli impegni futuri (politici, economici e pure militari) su Kiev, nella sinistra italiana c’è chi si diletta nel fare battute di assai dubbio gusto su Giorgia Meloni.

Prendete Debora Serracchiani: l’ex governatrice del Pd del Friulia Venezia Giulia, ospite a L’aria che tira su La7, non trova di meglio che dire della premier italiana che «si finge morta». E in studio cala il gelo. «Ha colpito molto anche a me quando l’altra sera si sono succedute dichiarazioni forti da parte di molti leader, Sanchez, Tusk, Macron, la stessa Von der Leyen- spiega la deputata dem riferendosi alla rissa tra Trump e Zelensky nello Studio Ovale -. Tutti a dirsi con l’Ucraina e consapevoli del fatto che l’Europa scendesse in campo per la pace. La presidente Meloni è apparsa invece titubante. Non solo non ha detto niente di Zelensky ma ha lanciato solo un fantomatico tavolo, sapendo che quel tavolo era già stato avviato da Starmer, che gode di questa posizione di neutralità non essendo più Unione europea e avendo un dialogo aperto e molto forte con gli Stati Uniti».

 

«Devo dire però - prosegue la Serracchiani - che la presidente ultimamente sta sempre sul campo del “mi fingo morta” o del “non dico quello che penso”. Questo francamente non so quanto ci faccia bene». Silenzio di tomba in studio, con il conduttore che invece si sbellica: «Ahahah, questa del “mi fingo morta” non l’avevo mai sentita», la replica del conduttore. Rinfrancata dal sostegno, la piddina prosegue: «Dietro alle frasi del presidente del Consiglio c’è anche la consapevolezza di avere da un lato un ministro europeista come Tajani, dall’altro la freddezza imbarazzata dei patrioti e in mezzo Salvini che fa Salvini». Quindi, rivolgendosi a Maurizio Gasparri che fin lì l’aveva ignorata graziandola: «L’unica cosa che ci lega è la Roma...». «Purtroppo per la Roma che lei sia della Roma- la replica fulminante del senatore forzista -. Ma noi siamo contenti. Più siamo e meglio stiamo».

 

Dai blog