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Weidel boom, Giannini perde il controllo da Fazio: "Trump? Mai successo in 80 anni"

Roberto Tortora
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Le elezioni in Germania hanno visto il trionfo della Cdu e Friedrich Merz, 69 anni, sarà con ogni probabilità il prossimo cancelliere. L’Unione cristiano-democratica ha raggiunto il 29% delle preferenze.

Un commento a questa tornata elettorale e all'exploit di AfD, il partito d’estrema destra sostenuto da Trump e seconda forza con il 20% dei voti, viene fatto anche nello studio di Che Tempo Che Fa sul Nove, dove il conduttore, Fabio Fazio, ha ospitato sia Cecilia Sala (da poco nuovamente libera dopo circa tre settimane di detenzione nel carcere iraniano di Evin per un gioco di potere internazionale che ha portato a uno scambio di prigionieri con l’ingegnere Mohammad Abedini) sia Massimo Giannini, ex-direttore de La Stampa. oggi editorialista di punta di Repubblica

Giannini tira un sospiro di sollievo, perché l’avanzata degli estremisti di destra in Germania poteva, secondo lui, rappresentare un pericolo concreto per la democrazia ed è stata parzialmente arginata. Questa l’analisi di Giannini: "E' la prima volta, io credo da 80 anni a questa parte, che il Presidente degli Stati Uniti commenta i risultati elettorali di un Paese Europeo in questi termini. Non era mai successo e stiamo parlando di un partito filo-nazista, quindi la gravità di quello che poteva succedere in Germania era gigantesca. Per fortuna l'argine ha retto, il popolo tedesco si è mobilitato, abbiamo visto in queste settimane centinaia di migliaia di tedeschi scendere in piazza per dire 'no, non passeranno', 'no ad accordi con Alternative fur Deutschland'. Ecco, io penso che quello sia il seme che va gettato in campo e fatto germogliare, non solo in Germania, ma nel resto d'Europa e lo si può fare soltanto mobilitando e sensibilizzando le opinioni pubbliche sull'enorme rischio che oggi corrono le democrazie liberali per colpa di Donald Trump soprattutto".

 

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