Cerca
Cerca
+

Gad Lerner, l'orrore sui bimbi morti è troppo anche per lui. Ma i suoi lo ricoprono di insulti

Mauro Zanon
  • a
  • a
  • a

Uno spettacolo macabro. È quello che ha allestito l’organizzazione terroristica palestinese Hamas per restituire i corpi dei quattro ostaggi israeliani uccisi: Shiri Bibas, 32 anni, i suoi figli Ariel, 4 anni, e Kfir, 9 mesi, e l’anziano Oded Lifshitz, pacifista impegnato per Gaza. Sulle quattro bare nere, disposte sul palco, ci sono le foto delle vittime e un messaggio di propaganda. I miliziani di Hamas, armati e a volto coperto, sono schierati in fila, a fare da cordone alle centinaia di civili accorsi a vedere il primo rilascio di ostaggi deceduti. Sullo sfondo, una gigantografia raffigura il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, come un vampiro assetato di sangue. Una scritta accanto al suo volto recita in inglese: «Il criminale di guerra Netanyahu e il suo esercito nazista li hanno uccisi con i missili dei bombardieri sionisti».

L’orrendo show messo in scena da Hamas ha suscitato numerose reazioni indignate. Tra cui quella del giornalista e scrittore Gad Lerner. «La messinscena allestita da Hamas con la caricatura di Netanyahu dietro alle bare degli ostaggi mira a far dimenticare che sono stati loro a rapire bambini e adulti innocenti per farne merce di scambio. Un crimine, altro che resistenza, seguito dalla catastrofe dei palestinesi», ha scritto su X Lerner. Parole che fotografano una realtà che nessuno può negare, ma che molti continuano a non voler vedere. La conferma arriva dalle centinaia di insulti che Lerner ha ricevuto dai suoi followers.

 

 

 

«Sabato più di 800 ostaggi palestinesi saranno liberati in cambio di questi prigionieri (purtroppo uccisi dai bombardamenti sionisti). Vanno ad aggiungersi alle centinaia già liberati di recente. Merce di scambio? Per forza. È l’unico modo per forzare la mano alla belva sionista», scrive l’utente Ex Connolly – che nel suo account su X, come localizzazione, ha “Zionist’s nightmares” –, accusando Lerner di essere un “disumanizzatore di palestinesi”. Un altro follower, Luther Blisset, scrive: «Bastava che nei 76 anni precedenti Israele non massacrasse, rubasse terre e case ai palestinesi e la Resistenza non avrebbe dovuto rapire nessuno. C’è sempre un torto in origine: ed è di Israele». Un’altra, Artemisia, rincara la dose: «Rispondere a questo pinocchio dilettante è dargli una visibilità immeritata, smettiamola».

 

 

 

Certo, c’è anche chi si dice pienamente d’accordo con il commento di Lerner su X, parlando di ingiustificabili «condotte mostruosamente disumane», ma la maggior parte dei followers del conduttore televisivo nato a Beirut e di confessione ebraica sono violentemente ostili. Ieri, sui social, è riapparso anche il post che Patrick Zaki, attivista egiziano idolo della sinistra, aveva pubblicato il 7 ottobre 2023, con il video del rapimento dei Bibas e le parole dei terroristi di Hamas nel testo: «Non toccarla, nessuno la toccherà, lei è una donna e ha figli dalle le coperte lascia che il mondo veda che siamo umani». Il post era stato cancellato da Zaki, ma alcuni utenti avevano salvato lo screenshot.

 

 

 

Dai blog