Cerca
Cerca
+

Mogol fa impazzire la sinistra: "Perché dobbiamo essere orgogliosi di Giorgia Meloni"

  • a
  • a
  • a

"Dobbiamo essere orgogliosi di lei, ha conquistato le simpatie di tutti a livello internazionale, sicuramente la stimo molto": Mogol, intervistato da Giorgio Lauro e Marisa Laurito a Un giorno da pecora su Rai Radio1, lo ha detto a proposito della premier Giorgia Meloni. Parlando del festival di Sanremo, invece, ha detto di non averlo seguito: "Ho visto la partita della Juventus in Champions, per il resto ho tanto da fare e non ho avuto occasione di seguirlo. Ho sentito solo la canzone di Cristicchi che ha un testo molto bello: le critiche sull’essere troppo personale sono tutte stupidaggini". 

Sulla cantante Giorgia, la cui canzone non è finita sul podio della kermesse, Mogol ha spiazzato tutti dicendo: "A lei offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi, ha una voce fantastica ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima ma la usa come si faceva in passato, la voce deve esser credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce ad emozionare".

 

 

 

Parlando della sua idea di Sanremo, invece, ha spiegato: "Io credo che avere delle canzoni di livello sia l’unico modo per aumentare il livello culturale, non ce n’è un altro, imparando le canzoni a memoria resta sempre qualcosa. È insomma importante che le canzoni abbiano un valore e siano conosciute per questo motivo. In passato invece ho saputo che si è toccato la vetta perché due uomini si sono baciati oppure uno ha distrutto i fiori". Il riferimento è a quanto successo nelle edizioni precedenti con Fedez e Rosa Chemical e con Blanco. "Ecco noi non dobbiamo fare queste cose per aumentare l’ascolto - ha proseguito Mogol - l’ascolto deve salire per il valore delle canzoni, non perché uno si alza e fa la pipì sul palco, non me ne frega nulla di queste cose". Infine, quando gli hanno chiesto se gli piacerebbe fare il direttore artistico di Sanremo, ha risposto: "No, non mi interessa, io faccio l’autore e non voglio dirigere nessuno".

 

 

 

Dai blog