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Come il corpo dei Pontefici ha cambiato la nostra storia

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Dalla spiritualità della religione alla materialità del corpo del rappresentante di Dio sulla terra, il Vescovo di Roma, il Capo della cristianità e il solo monarca elettivo nello Stato più piccolo del mondo. Il corpo del Papa va oltre le leggi della fisica e della biologia e oltre la pietas verso i defunti e il rispetto verso un uomo che non è come tutti gli altri uomini. Il pendolo della storia ha oscillato dalla santificazione all’esecrazione, dalla perpetuazione dei resti mortali alla glorificazione simbolica, dall’oltraggio blasfemo all'imbalsamazione per la persistenza materiale. Con eccessi eclatanti.

Nel IX secolo Stefano VI fece esumare i resti di Papa Formoso morto otto mesi prima, lo fece rivestire con i paramenti sacri, lo pose sul trono e lo fece processare nel cosiddetto synodus horrendus che ne sancì la deposizione in un macabro rito suggellato dallo scempio del cadavere gettato nel Tevere dalla folla urlante, dissolvendone la sacralità. Un caso unico, poiché i Pontefici, in eredità spirituale con le procedure dell’antico Egitto per i faraoni-dei, venivano imbalsamati. Il mortale doveva tendere all’immortalità. La morte di un Papa soggiace a complesse e ritualizzate procedure divenute cerimoniale, perché i Papi fanno la storia e segnano spesso le epoche (...)

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