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Bruno Vespa, il Pd perde la testa: "Portavoce ufficiale di Palazzo Chigi"

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"Tutti sanno, di tutti i partiti, che in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale. Questo avviene in tutti gli stati del mondo. Adesso Stefano De Martino ed Affari Tuoi". Il piccolo sfogo di Bruno Vespa nella puntata di ieri, giovedì 30 gennaio, di Cinque Minuti ha fatto impazzire le opposizioni. Il giornalista, scatenato, aveva commentato tutte le novità sul caso Amasri che sta segnando un nuovo capitolo dello scontro tra governo e magistratura.

Il Pd, come sempre, non prende occasione per attaccare chiunque non condivida le sue posizioni giustizialiste. Questa volta il protagonista è stato il solito Sandro Ruotolo che, in una nota, ha lanciato un attacco velenosissimo a Bruno Vespa. "Si fanno cose sporchissime per la sicurezza nazionale'. Commentando così il caso Almasri, ieri sera Bruno Vespa nei suoi 5 minuti ha superato se stesso - ha tuonato il responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd -. Altro che terza Camera, è diventato il portavoce ufficiale di Palazzo Chigi".

Non solo i dem. Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi si è lanciato in un'invettiva contro il conduttore di Porta a Porta. "Il Parlamento non si riunisce, ed è una cosa enorme, che sta passando sotto silenzio, perché il governo non vuole riferire in Aula sulla vicenda del generale libico prima arrestato e poi riportato a casa con il volo di Stato. La premier commenta questa vicenda sui social, negli eventi organizzati da Nicola Porro, con le veline ai giornalisti amici che si scaldano in sua difesa come ha fatto uno scatenato Bruno Vespa ieri davanti a milioni di italiani", ha aggiunto il leader Iv. "Ma in Parlamento non vengono perché, ci hanno spiegato, c’è una indagine in corso e non possono parlarne".

"È incredibile come nessuno faccia notare che è gravissimo che il governo cancelli di propria iniziativa l'informativa al Parlamento del ministro dell'Interno. Ci stiamo ormai abituando al governo che non risponde alle interrogazioni dei parlamentari dell'opposizione, le nostre sono puntualmente ignorate ed è una grave lesione democratica, che non fa due letture piene dei provvedimenti, che cambia la Legge di bilancio di notte con maxi emendamenti non discussi da nessuno", ha osservato ancora Renzi. "Adesso abbiamo un governo che non viene in Parlamento ma invia video senza contraddittorio alle redazioni amiche. Il dibattito pubblico non è più nelle sedi della democrazia liberale ma - ha incalzato Renzi - polarizzato nei talk degli amici e dei nemici".

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