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Federico Rampini stronca Parenzo: "Immigrati e catene? Biden e Obama lo facevano di nascosto"

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Ha fatto parecchio discutere l'immagine diffusa dalla Casa Bianca in cui si vedono alcuni migranti incatenati e pronti a essere espulsi. Una foto usata da tutta la sinistra per attaccare Donald Trump che, in fatto di immigrazione, ha le idee chiare. Lo stesso David Parenzo, in onda a L'Aria Che Tira, parla di "foto di migranti che... Non voglio dire deportati, ma quell'immagine è molto molto forte". Da qui la domanda a Federico Rampini: "Ma c'è uno spread tra quello che firma e quello che ha fatto nei primi giorni?".

Immediata la risposta dell'inviato del Corriere della Sera: "C'è sempre una distanza, visto che lui è anche un uomo di spettacolo. Si diverte a vedere il panico per le cose che dice. Addirittura - tuona -, ho sentito pronunciare il nome di Trump anche nell'operazione Monte dei Paschi di Siena... Fra un po' tutto, anche in Italia, sarà colpa di Trump". Ironia a parte, Rampini nota come il tycoon sia "al potere da 8 giorni e mezzo eppure nel mondo tutto è colpa sua".

 

 

Tornando al tema immigrazione, il giornalista sottolinea come "Trump fa sul serio, però bisogna distinguere: incatenare i detenuti è una cosa che ci ripugna, ma che in America è pratica comune per criminali di qualsiasi nazionalità. Quelle che troppi di voi traducono in 'deportazioni', sono rimpatri col consenso dei paesi di provenienza, li facevano già a milioni Biden e Obama, ma di nascosto. L'invio dei soldati americani al confine col Messico? Trump ne sta mandando 1500 che si aggiungono ai 2500 che aveva schierato Biden". 

 

 

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