Meloni indagata, Luca Bizzarri si "dispera": "Dai, facciamole un altro favore..."
Indagata. Giorgia Meloni nel mirino della procura di Roma per il caso della liberazione e del rimpatrio del libico Almasri. Lo ha comunicato direttamente il premier, con un video. "Il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del diciamolo fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona, mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione al rimpatrio del cittadino libico Almasri".
Indagati anche Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. "Non sono ricattabile - conclude la premier -, non mi faccio intimidire ed è possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l'Italia cambi e diventi migliore".
In Italia, il ritornello non cambia: se l'avversario politico appare imbattibile, la sinistra prova a farlo fuori per via giudiziaria. La storia di Silvio Berlusconi, l'assalto ventennale, lo ha dimostrato in modo plastico. Poi Renzi, Salvini. Ora ci provano anche con Meloni.
Una mossa che, però - e la storia del nostro Paese insegna anche questo - non sempre dà i risultati sperati. Già, gli italiani non sono stupidi. Faticano a credere a questo tipo di inchieste: tempismi sospetti, bersagli annunciati. E insomma, spesso e volentieri l'attacco giudiziario produce un effetto-boomerang: il bersaglio finisce con l'essere ancor più popolare.
E questa tesi, sui social, viene rilanciata da molti, anzi da moltissimi. Tra questi, anche Luca Bizzarri, il comico della copertina di DiMartedì, uno dichiaratamente ostile al governo Meloni. Il suo pensiero lo sintetizza in poche battute: "No, ma facciamoglielo un altro favore alla Meloni", commenta. Già, Bizzarri teme già di sapere come tutta questa storia possa andare a finire...
No ma facciamoglielo un altro favore alla Meloni.
— Luca Bizzarri (@LucaBizzarri) January 28, 2025