Corrado Augias stronca Schlein e promuove Meloni: clamoroso
Clamoroso ma vero: ora Corrado Augias promuove Giorgia Meloni e stronca Elly Schlein. In occasione del suo novantesimo compleanno, il giornalista, scrittore e intellettuale ha concesso un’intervista al Corriere della Sera, affrontando alcuni dei temi più rilevanti della politica attuale. Con il suo consueto stile diretto e arguto, Augias ha parlato di Giorgia Meloni, della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e delle difficoltà croniche della sinistra italiana.
Uno dei passaggi più significativi riguarda il giudizio sulla premier Meloni, di cui Augias riconosce il talento politico e la capacità di leadership, nonostante alcune criticità. E, soprattutto, nonostante le feroci critiche che le aveva mosso nelle ultime settimane, in particolare per il viaggio negli Usa da Donald Trump per il caso Cecilia Sala. “È brava. Ha una determinazione ferrea figlia di un lunghissimo esercizio, altrimenti una ragazzina piccolina non si sarebbe fatta largo e non avrebbe finito per primeggiare in un partito di gente votata al culto della virilità, come molti neofascisti. E ha sagacia politica, cosa che le permette di tenere a bada due vicepremier politicamente famelici come Antonio Tajani e Matteo Salvini”, afferma Augias.
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Secondo Augias, la leader di Fratelli d’Italia è riuscita a trasformare in punti di forza alcune debolezze apparenti e sta affrontando tre grandi sfide: “Lei ha tre nemici: l’Europa, il deep state, il debito pubblico. Se supera questi tre scogli, può arrivare alla fine della legislatura e vincere le prossime elezioni”.
Quando gli viene chiesto se nel 2027 assisteremo a uno scontro tra Meloni e Schlein per la guida del Paese, Augias risponde in modo eloquente e, al tempo stesso, caustico: “Col vostro permesso, passerei alla prossima domanda”. La battuta lascia poco spazio all’immaginazione sul suo giudizio nei confronti dell’attuale segretaria del Partito Democratico, la cui leadership sembra non convincerlo affatto. Clamoroso, ma vero: Augias promuove Meloni e stronca Schlein.
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