Italo Bocchino, accusa pesantissima a Otto e Mezzo: "Chi cerca il morto per destabilizzare il governo"
Violenza in piazza. E la sinistra che stenta a prendere una posizione precisa, tra distinguo, ragionamenti, accuse al governo e alle forze dell'ordine. Il tema tiene banco a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7, la puntata è quella di lunedì 13 gennaio. Ospite in studio ecco Italo Bocchino, direttore del Secolo d'Italia, che va dritto al punto nel commentare quanto accaduto nelle piazze lo scorso weekend, puntando il dito contro violenti e antagonisti.
"In un Paese più si manifesta meglio è, quindi massima libertà di manifestare. Più manifestazioni si fanno, più la democrazia si presenta come una democrazia matura", premette Bocchino, rimarcando l’importanza della libertà di espressione. Poi, a stretto giro, precisa come questa libertà non deve mai sfociare in atti violenti: “Quello che deve essere vietato, anzi vietatissimo, è quello di usare la violenza alle manifestazioni”, taglia corto.
Quindi si passa al caso di Ramy Elgaml, il ragazzo morto a Milano al termine di un inseguimento della polizia. "Per ora sappiamo soltanto che i vigili urbani di Milano, analizzando la dinamica dell'incidente e i filmati, hanno detto che l'auto dei Carabinieri non ha neanche toccato il motorino, quindi aspettiamo di sapere che cosa è successo", puntualizza Bocchino. Dunque, l'accusa contro chi sta cavalcando la vicenda per fomentare odio e disordini: “Che succede? Che dei facinorosi addirittura girano con uno striscione vendetta contro lo Stato e non è possibile”, tuona il direttore del Secolo d'Italia.
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Dopo un duro attacco ai violenti, di tutte le piazze, Bocchino accusa la sinistra per le sue ambiguità e per i suoi tentennamenti: "La sinistra è molto ambigua anche perché in queste manifestazioni si insinua antisemitismo, atteggiamenti contro le sinagoghe, contro gli ebrei, che sono inaccettabili - picchia durissimo -. La sinistra purtroppo è ambigua rispetto a queste manifestazioni". E ancora, rincara la dose: "A lungo non le ha condannate queste manifestazioni. Adesso ha cominciato sommessamente a condannarle dopo che qualcuno da sinistra, come Walter Veltroni, ha cominciato a dire: Volete svegliarvi perché la sicurezza è un bene di tutti i cittadini e non solo della destra". Infine, il carico da novanta: "La sinistra deve condannarli non sommessamente, perché l'impressione che si ha è che qualcuno cerchi l’incidente, magari il morto, per destabilizzare il governo. E questo non aiuta", conclude Italo Bocchino.
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