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Chef Rubio attacca Meloni sugli scontri pro-Ramy: "Singolare come metro di giudizio"

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A chef Rubio non è bastata la condanna del tribunale di Roma. Il personaggio televisivo, già accusato per i suoi post antisemiti e costretto a risarcire con 30mila euro, ci ricasca. "Quindi - scrive su X in riferimento alle violenze che hanno travolto Roma e Bologna - sono ignobili i disordini, le manifestazioni, il dissenso, le proteste che non portano nessun morto, ma non lo sono abusi e omicidi di forze dell’ordine. Singolare come metro di giudizio, non trovi Giorgia Meloni? Medaglia al merito per gli assassini in divisa di Ramy?". Insomma, Rubio sembra prendere le difese di coloro che hanno assaltato la sinagoga.

A Bologna infatti, durante gli scontri per la manifestazione pro-Ramy, una serie di atti vandalici e minacce hanno "preso di mira la sinagoga". D'altronde Rubio non è nuovo a commenti del genere. I giudici hanno infatti già riconosciuto e sancito il principio che le tesi utilizzate nei messaggi, al di là della critica per l’operato di Israele, concretizzano la negazione dell’olocausto e che il negazionismo nelle sue varie forme è quindi espressione di antisemitismo.

 

 

Le forme di negazionismo includono l’accusa agli e agli ebrei di aver ingigantito o creato la Shoah per ottenere vantaggio politico o finanziario, come se la Shoah stessa fosse il risultato di una cospirazione ordita dagli ebrei. Da qui la condanna.

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