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L'Aria che tira, Mieli tossisce e Parenzo gli porta dell'acqua: "Non è di Mosca", "Non mi fido"

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Paolo Mieli stava parlando della guerra in Medio Oriente nello studio di David Parenzo a L'Aria che tira su La7 quando all'improvviso dei ripetuti colpi di tosse gli hanno impedito di continuare il suo discorso. "È raffreddore di stagione", ha detto lo storico ed editorialista del Corriere della Sera, Vedendolo in difficoltà, allora, il conduttore gli ha offerto un bicchiere d'acqua e scherzando ha aggiunto: "Non è l'acqua di Mosca, puoi berla tranquillamente". "Non mi fido", ha risposto sorridendo Mieli. E Parenzo è andato avanti con la battuta: "È l'acqua di Cairo (Urbano Cairo, editore di La7, ndr). Miracolosa direi, quasi".

Durante la puntata, poi, si è parlato anche del processo Open Arms, che vede Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong spagnola nel 2019, quando era ministro dell'Interno. Per lui la pubblica accusa ha chiesto 6 anni e tra tre giorni, venerdì 20 dicembre, arriverà la sentenza. "Io dico che se fosse una sentenza di condanna sarebbe esplosiva, nel senso che Salvini direbbe: 'vado avanti come se niente fosse', però secondo me anche a questa tempesta Salvini sopravviverà", ha sottolineato Mieli. E Parenzo ha aggiunto: "Anzi forse più forte di prima perché può andare dai suoi elettori e dire: 'io ci ho provato ma i giudici mi hanno fermato'". 

"L'acqua non è di Mosca". Mieli tossisce e Parenzo lo aiuta, siparietto in studio: guarda il video de L'Aria che tira

 

 

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