Otto e mezzo, Caracciolo: "Al Jolani in Siria? Ben educato", chi c'è dietro di lui
Abu Muhammad al Jolani il nuovo leader in Siria? Non secondo Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, che nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 ha detto: "Nonostante tutta l'abilità che ha dimostrato, anche politicamente, che possa essere il nuovo capo assoluto di una Siria rimessa insieme mi sembra un po' difficile", anche perché questo presuppone "il ritiro delle grandi potenze e che si mettano d'accordo le varie fazioni che agiscono sul terreno". Secondo l'esperto, a manovrarlo è il presidente turco: "Per ora possiamo dire che il suo patrono è Erdogan, dunque islamista, e che è stato bene educato da chi lo ha preparato a questa missione".
Il giornalista, poi, citando l'intervista di al-Jolani alla Cnn, ha sottolineato come il capo degli oppositori ad Assad abbia evitato toni incendiari: "Ha fatto un discorso da Westminster". Dall'esterno, in effetti, sarebbe visto quasi come un moderato. Tanto che la Gran Bretagna starebbe pensando di togliere il suo nome dalla lista dei terroristi: "Altrimenti sarebbe un po' difficile spiegare perché dovremmo aiutare i terroristi", ha sottolineato Caracciolo. Poi, quando gli è stato chiesto se al Jolani e i suoi ribelli siano un gruppo di estremisti, il direttore di Limes ha risposto: "Non dobbiamo ricamare sulle etichette, non è che uno è biologicamente terrorista... Quella di terrorista è una qualifica politica che viene data per ragioni politiche e come tale può essere tolta, e il giorno dopo si dà il Nobel della pace".
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Per Caracciolo, al Jolani è "una testa fina". Infine, ha aggiunto: "Non tutti i jihadisti sono dei tagliagole, ci sono anche delle personalità e dei leader politici piuttosto raffinati e anche uomini di mondo. In fondo Osama Bin Laden era un uomo di mondo".
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