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Paolo Del Debbio, la mazzata: "L'orrore di Filippo Turetta? Ecco come è stato possibile"

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La condanna all'ergastolo di Filippo Turetta riempie il dibattito mediatico e televisivo. Carcere a vita per l'omicida di Giulia Cecchettin, per uno dei casi di cronaca più brutali degli ultimi anni, una vicenda che ha scosso profondamente l'Italia. Ergastolo, sentenza ascoltata da Turetta in modo impassibile, con lo sguardo basso, perso.

A 4 di Sera, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, si parla proprio della sentenza, la puntata è quella di martedì 3 dicembre. Tra gli ospiti anche Piero Sansonetti, il direttore de L'Unità che si è detto contrario all'ergastolo di Turetta, poiché contrario tout-court all'ergastolo, reputato dal giornalista uno strumento medievale, da cancellare.

 

 

Ma ad aprire la puntata, ecco la riflessione del padrone di casa, di Paolo Del Debbio. "Sorge una domanda, come può esserci questo male nel mondo, come si arriva a queste cose? Purtroppo la risposta è che abbiamo perso tutti: il male nel mondo c'è. E bisogna considerare che ci sia, non bisogna far finta di esorcizzarlo. C'è. Poi c'è la giurisdizione, i tribunali, psicologi e psichiatri, tutto l'apparato necessario e indispensabile di avvocati e di tutto. Ma al fondo la domanda che rimane è perché c'è questo male nel mondo", conclude Del Debbio. Una riflessione in grado di fornire risposte a un orrore come quello dell'omicidio di Giulia.

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