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Filippo Turetta, clamoroso Piero Sansonetti: "Perché sono contrario all'ergastolo"

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Filippo Turetta condannato all'ergastolo in primo grado per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Carcere a vita per il responsabile di un assassinio che, poco più di un anno fa, ha sconvolto l'Italia. 

A Turetta non è stata riconosciuta l'aggravante della crudeltà, nonostante le moltissime coltellate inferte a Giulia, circostanza che sta facendo discutere. Matteo Salvini ha invocato "lavoro duro" in carcere per Turetta, in modo che "non pesi interamente sui contribuenti". Insomma, un ergastolo che non chiude del tutto il caso e le polemiche.

Della sentenza se ne parla anche a 4 di Sera, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, la puntata è quella di oggi, martedì 3 novembre. Tra gli ospiti ecco Piero Sansonetti, direttore de L'Unità, il quale è tra i pochissimi che si dice contro il carcere a vita.

 

 

"Io non sono favorevole all'ergastolo, penso che sia un errore, che sia contro la Costituzione, perché la Costituzione prevede che non ci siano pene crudeli e che impediscono la riabilitazione - premette Sansonetti -. E penso che la tentazione di rispondere alla ferocia con ferocia, sia una tentazione che va eliminata. Le società diventano più moderne e civili quando le pene diminuiscono, non quando aumentano. Nel Medioevo c'era la tortura", conclude. Un punto di vista che, per certo, è destinato a far discutere.

 

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