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Tavares, Alessandra Ghisleri indignata: "Cosa potevano fare con i 100 milioni di liquidazione"

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Tengono banco le dimissioni di Carlos Tavares, che lascia Stellantis con un anno di anticipo al termine di una gestione semplicemente disastrosa. Certo, a causa delle scelte dell'Unione europea, l'intero comparto dell'auto sta pagando prezzi elevatissimi. Ma il caso-Stellantis - in termini di tracollo per quel che riguarda vendite, capitalizzazione e strategie di sviluppo - probabilmente è il più fragoroso nel Vecchio Continente.

Tant'è, Tavares lascia e quello che era l'ad del settore automobilistico più pagato d'Europa intasca anche una buonuscita da 100 milioni di euro. Cifre pazzesche. Cifre di cui si discute anche a L'aria che tira, il programma condotto da David Parenzo su La7, dove tra gli ospiti figura la sondaggista Alessandra Ghisleri. "Gli scioperi nel settore pubblico tendono ad ottenere più attenzione mediatica e, trattandosi di servizio, generano un dibattito molto più acceso. Le manifestazioni nel privato emergono quando c'è il tema importante", premette.

E il tema importante, ora, è quello della maxi-buonuscita incassata da Tavares, una sorta di premio per i suoi fallimenti. "Allora il tema è come i cittadini si rapportano - riprende Ghisleri -: con quei 100 milioni Stellantis avrebbe potuto fare molti investimenti, ed evidentemente i piani industriali avrebbero potuto essere diversi. C'è una cosa che mi lascia perplessa: le società che trattano la componentistica, già prima dell'era del Covid, sapendo che bisognava sviluppare il mondo dell'elettrico, si preoccupavano per l'incapacità di essere importanti ed efficaci nel mercato. E allora il cittadino si chiede chi in Europa può decidere una linea politica per i diversi paesi, com'è che loro non se ne sono accorti?", punta il dito contro le scelte di Bruxelles e Strasburgo. 

 

E ancora: Diversi istituti di ricerca sapevano che ci sarebbero stati eventi di questa tipologia, tanto che molte aziende hanno iniziato a invertire i sistemi, portandoli non tanto sull'elettrico ma su sistemi alternativi. Tanto che Ursula von der Leyen, prima del bis alla presidenza della Commissione, secondo i sondaggi non era gradita quasi a nessuno in Europa: oltre alle politiche sul Covid, paga le scelte di sviluppo industriale", conclude Alessandra Ghisleri.

L'aria che tira, qui il video dell'intervento di Alessandra Ghisleri

 

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