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PiazzaPulita, Formigli domanda e Landini balbetta: il crollo di mister Cgil

Roberto Tortora
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Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero generale di venerdì 29 Novembre, l’ennesimo che metterà in ginocchio l’Italia e che sembra sempre più strumento politico e non più solo un diritto dei lavoratori. Saranno interessati per l’intera giornata i settori pubblici e privati, compreso il personale del ministero della Giustizia, il personale sanitario, del trasporto passeggeri (aereo, trasporto locale e marittimi). Ma è davvero solo una lotta ai diritti? Prova ad approfondire il tema Corrado Formigli a Piazzapulita, il suo spazio di approfondimento politico e sociale del giovedì sera, in onda su La7. 

Ospite è proprio il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che Formigli incalza con una semplice domanda: “Mi spiega concretamente per cosa scioperate?”. Una domanda che sembrava tradire, anche da parte di Formigli, un certo margine di stupore: già, quali sono i veri motivi? Le risposte di Landini sembrano più da slogan e non entrano nel merito. Dopo un inizio balbettante, spiega: “È un sistema da cambiare, che deve rimettere al centro la persona. Scioperiamo per aumentare i salari, per rinnovare i contratti che oggi non vengono rinnovati, scioperiamo perché la sanità pubblica abbia soldi veri da aumentare, servono più infermieri, servono più medici, bisogna ridurre le liste d'attesa. Scioperiamo per cambiare il fisco, perché c'è un fisco che viene pagato solo dai lavoratori dipendenti e dai pensionati che non tassa le rendite, che non tassa i profitti”.

Poi, continua sullo stesso spartito: “Lo sciopero è un diritto ed è garantito sostanzialmente dalle leggi molto precise su cui ci stiamo muovendo e penso che sia molto importante. Quindi uso anche questa trasmissione per rivolgermi a tutte le persone. Il gesto di uno sciopero costa eh, quando una persona sciopera perde una giornata di lavoro e io so che è un costo per uno che fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Ma se oggi vuole migliorare quella sua condizione, vuole una sanità pubblica, vuole un fisco che faccia finalmente meno tasse ai lavoratori, ma più sui profitti, se vuole che suo figlio non sia precario e abbia la possibilità di andare avanti, se vuole evitare i licenziamenti oggi è il momento di mettersi tutti insieme per cambiare questa situazione, che il lavoro torni ad essere un elemento centrale di questo Paese”.

PiazzaPulita, l'intervento di Maurizio Landini: qui il video

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