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Mauro Corona sbertuccia la sinistra dopo le regionali: "Non c'è tanto da ballare e cantare"

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La vittoria in Emilia Romagna e Umbria è stata accolta dalla sinistra con toni da vittoria della Coppa del Mondo. Esultanze scomposte, grida di giubilo, la convinzione di poter insidiare il governo, rispuntano i cantori del campo largo, Elly Schlein si dice quasi commossa, Giuseppe Conte (scomparso in termini di voti incassati dal M5s) parla di "trionfo straordinario". 

Insomma, appare un po' troppo. Tant'è, delle elezioni regionali se ne parla anche a È sempre cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4, la puntata è quella di martedì 19 novembre. E come in ogni puntata, la copertina del programma è affidata a Mauro Corona.

Lo scrittore e alpinista dice la sua anche sul voto, in particolare dice la sua su come sia stato accolto il risultato dalla sinistra. E non fa sconti, senza peli sulla lingua e dritto al punto. "Un bel traguardo, ma non c'è tanto da ballare e cantare. Bisogna lavorare e riconquistare quei voti che non ci sono, perché la gente non vota più. Quelli di sinistra non è che votano a destra, non votano più", premette Corona, ridimensionando in modo brusco le esultanze progressiste. 

 

"Quindi piano piano, pazientemente, bisogna riconquistare la gente, la povera gente, cercare di far avere una sanità pubblica. Io posso pagarmi visite e medicine, ma chi non ha nulla? Questi sono i traguardi della politica, di destra, di sinistra, di alto, di basso. Un salario decoroso. Oggi se non prendi almeno 2mila euro al mese una famiglia non vive più, è questa la vergogna, stiamo abbandonando la gente che ha necessità, bisogno, povertà. Ci sono più di 5 milioni di poveri, bisogna risolvere questo", conclude Mauro Corona la sua intemerata.

 

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