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Michele Serra, insulti a Trump e Musk: "La tentazione di prenderli per il c*** è irresistibile"

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Monologo di Michele Serra a Che Tempo Che Fa. Nella puntata andata in onda domenica 17 novembre il giornalista se la prende con Trump ed Elon Musk. Alla firma di Repubblica infatti poco importa se il tycoon ha vinto le elezioni perché votato dagli statunitensi ed eccolo che passa all'attacco: "Ora. Alla luce dei fatti, ho un problema che vi sottopongo. Dicono che non bisogna ridere di loro, perché ridendo di loro dimostriamo un complesso di superiorità nei loro confronti. Beh, ci ho riflettuto molto. E ho deciso che è venuto il momento di confessarlo: sì, io mi sento superiore a una signora che spara al suo cane. Ma a parte questo, c’è proprio un problema tecnico".

Quale? Presto spiegato: "La tentazione di prenderli per il c**o, a partire da Elon Musk, è irresistibile. Anche se vinceranno le prossime venti elezioni. Anche se rimarrò solo soletto in un angolino, o in una gabbia, non posso fare a meno di trovarli comici. E dunque, alla breve lista precedente, aggiungo di mio pugno questi tre nuovi membri dell’amministrazione Trump...".

Serra nello studio di Fabio Fazio ha preso di mira ciascun membro del governo Trump. Tra questi "John McPimperly", da lui definito "ricchissimo, è il principale produttore americano di barbecue. Il modello più evoluto è munito di rotelle e carabina, può stanare da solo un alce, ucciderlo e arrostirlo. Inquina come un bastimento, e questo lo rende molto ambito dall’americano medio. Occasionali incidenti – migranti scambiati per un alce – hanno dato luogo a polemiche strumentali. Trump lo ha nominato responsabile del sovranismo alimentare americano".

 

 

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