Travaglio, schiaffo alla sinistra: "Attaccano Musk e si dimenticano di Soros"
Marco Travaglio controcorrente. Premettendo che Sergio Mattarella "ha fatto bene a zittire Musk dopo il tweet contro i giudici italiani", il direttore del Fatto Quotidiano non manca di notare un dettaglio tutt'altro che da poco. "La stessa frase – 'L’Italia sa badare a se stessa' – Mattarella l’aveva rivolta il 7 ottobre 2022, dopo le elezioni italiane, alla ministra francese Laurence Boone, che aveva promesso di 'vigilare sulla Meloni come l’Ue ha già fatto in Polonia e Ungheria'". Fin qui nulla di strano se non fosse che il presidente della Repubblica "si era scordato di farlo nel luglio ’22, quando i governi europei, americano, ucraino e la Commissione Ue avevano ingerito pesantemente nei fatti nostri intimando al Parlamento di votare la fiducia all’amato (da loro) Draghi".
Travaglio parla di ulteriori "ingerenze euro-atlantiche per ordinare agli elettori di non votare i non guerrafondai, cioè 5Stelle e Lega, bollati di 'populismo' e 'putinismo': dalla Clinton al vice di Scholz, da Blinken alla Von der Leyen a Zelensky". Per il direttore del Fatto però la questione sarebbe ben più vasta: "Già l’altroieri, quando Musk era ancora un privato cittadino, le opposizioni italiane erano insorte invitando la Meloni a zittire l’amico Elon e a difendere i nostri giudici. Ma si erano scordate di aver difeso per anni un altro miliardario, George Soros, dall’accusa delle destre di impicciarsi nelle politiche finanziarie e migratorie di mezza Europa".
Ilaria Salis ed Elon Musk? Attacchi ai magistrati: perché il Pd perde la faccia
Finita qui? Niente affatto: "Soprattutto si erano dimenticate di avere a loro volta attaccato (e giustamente) i giudici di un altro Paese alleato, l’Ungheria, per il processo e il trattamento brutale a Ilaria Salis e poi di averla candidata al Parlamento europeo per sottrarla al giudizio con l’immunità". Da qui la stoccata finale alla sinistra: "Siccome il galateo istituzionale è uno solo e non può cambiare a seconda di chi c’è in ballo, è il forse caso di decidere una volta per tutte che cosa si può e non si può dire o fare".
"Le stesse facce che godevano quando ci frustavano". Capezzone inchioda Beatrice Lorenzin | Video