Riccardo Scamarcio rimpiange falce e martello: "Infatti non si chiama più comunista"
"Sinistra al caviale? Non direi, però è evidente che abbia abbandonato i lavoratori e in generale quelle istanze fondamentali del partito socialista, del partito comunista, che infatti non si chiamano più così": Riccardo Scamarcio, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, lo ha detto commentando le parole del premier Giorgia Meloni, secondo cui appunto la sinistra sarebbe diventata ormai elitaria, dunque al caviale. Pur non condividendo l'espressione specifica, l'attore ha comunque sottolineato delle mancanze gravi a sinistra. Insomma, la super-star del cinema rimpiange il socialismo e, clamoroso ma vero, anche il comunismo.
Scamarcio, poi, ha fatto riferimento anche al periodo storico che stiamo vivendo. Un periodo pieno di tensioni e violenze fra Paesi. "Le guerre? Mi fa paura questo periodo che stiamo vivendo - ha detto l'attore incalzato dalle domande del conduttore del talk politico -. Vivo un senso di angoscia cosmica. Ogni tanto se ci penso mi atterrisce l'idea che siamo diventati così disumani. Non ho mai avuto così tanta paura come in questo momento. I due conflitti, quello in Ucraina e quello a Gaza, sono due cose che fanno veramente paura. Oltre al fatto che vedere come è ridotta Gaza è una roba che non ci fa dormire". Dunque è ufficiale: è nata una nuova stellina a sinistra...
"La sinistra ha abbandonato i lavoratori": Scamarcio a DiMartedì, guarda qui il video
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