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Trump, Claudia Fusani: "Musk e la paypal mafia che lo ha fatto vincere"

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"Elon Musk e la paypal mafia che ha fatto vincere Trump e tifa per le democrature al posto delle democrazie": questo il titolo dell'articolo firmato da Claudia Fusani su Tiscali.it. La giornalista, parlando del trionfo del tycoon negli Usa e del ruolo del suo amico imprenditore, fa riferimento a questa fantomatica "paypal mafia". E cita le teorie secondo cui dietro la vittoria del repubblicano ci sarebbe una regia ben precisa manovrata da alcuni dei fondatori ed ex dirigenti della società di pagamenti digitali fondata da Musk, quasi tutti provenienti dalla Università di Stanford o dell'Università dell'Illinois Urbana-Champaign.

"Sintetizzando - scrive la Fusani - si può dire che sia l’altra parte della Silicon valley, quella rimasta fuori dalle amministrazioni democratiche. Alcuni di loro hanno successivamente fondato altre società, da Tesla a LinkedIn, da YouTube a Yelp, oppure hanno preferito investire in start up. Sono comunque sempre rimasti in stretto contatto. I più noti sono Elon Musk, Peter Thiel, Steve Chan e Jaweb Karim. I primi due, che non sono nati in America (Musk è sudafricano, Thiel austriaco), sono le anime del gruppo e hanno nel tempo definito un proprio autonomo posizionamento politico ultraconservatore e ultraliberista che non è necessariamente condiviso dagli altri 'mafiosi'". La giornalista, dunque, riprende e ribadisce l'accostamento di una parola pesante, "mafia", alla società di Musk. Un accostamento grave e pericoloso. 

 

 

 

La giornalista, infine, commenta anche le parole dell'imprenditore sui giudici italiani che "devono andarsene" per non aver convalidato il trattenimento dei migranti in Albania. "Fa una palese invasione di campo nella nostra sovranità nazionale", scrive la Fusani. Che alla fine fa un appello: "Io mi aspetto da chi ha a cuore la difesa dei confini che intervenga: perché Musk non è un privato cittadino ma un protagonista assoluto della vita globale”.  

 

 

 

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