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Roberto Saviano, 18enne ucciso a Napoli? Lui incolpa il governo e il "modello Caivano"

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Poteva mancare il solito commento di Roberto Saviano sulla tragedia che si è consumata a Napoli? Ovviamente no. Un 18enne, Arcangelo Correra, è rimasto ucciso in seguito a un colpo alla nuca inferta da una pistola. Stando a quanto riferiscono gli organi inquirenti, potrebbe trattarsi di un banale gioco con la pistola che però è finito in tragedia.

Ma questo non ha fermato Saviano nel suo tentativo di sfruttare una tragedia per attaccare il governo. "Il completo fallimento del modello Caivano, sbandierato dal Governo, si vede in questi omicidi - ha commentato Mr. Gomorra a Lapresse -. Queste non sono faide decretate da famiglie di camorra e la camorra non ha fermato la diffusione delle armi". Risulta piuttosto evidente che la vicenda di Caivano non ha nulla di che spartire con le tragiche morti di questi giovani ragazzi nel napoletano. E, come se ciò non bastasse, lo stesso don Patricello ha più volte ribadito la bontà dell'operato del governo Meloni nel far sentire la presenza delle istituzioni in un territorio così in difficoltà.

 

 

"Lei (Giorgia Meloni, ndr) mi ha ascoltato con grande attenzione – aveva dichiarato don Patricello – e questa è una cosa molto bella che non succede sempre: si è messa in ascolto. Io le ho detto: ‘Noi sappiamo fischiare e sappiamo applaudire, ma siamo stanchi di fischiare, abbiamo fischiato troppo tutti voi che siete a Roma. In queste periferie siamo stati abbandonati e ora abbiamo un grande desiderio di applaudire. Per cortesia prenditi i nostri applausi’. Lei ha fatto delle promesse, le ha mantenute e il mio compito ora - aveva aggiunto - è applaudire“.

 

 

 

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