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Roberto Mancini, la figlia: "Ho una paralisi facciale dopo una complicanza durante il parto"

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"Un mese fa è iniziato un nuovo capitolo della mia vita". Inizia così il racconto di Camilla Mancini, figlia dell'ex ct dell'Italia. La ragazza si riferisce all'uscita del suo libro, da lei definito "la mia rinascita". In Sei una farfalla Celeste affronta temi delicati e importanti, come il bullismo, una ferita che Camilla ha conosciuto da bambina. "Ho condiviso la mia esperienza non per pubblicità. come qualcuno ha pensato, ma per tendere la mano a chi ancora soffre e dare forza a chi come me, ha vissuto lo stesso dolore. Il bullismo è una piaga sociale, lascia una cicatrice emotiva profondissima e ci sono ragazzi che ancora oggi si tolgono la vita per colpa dei bulli". 

La figlia di Roberto Mancini si è sfogata durante L'Ora solare su Sat 2000 condotta da Paola Saluzzi. Come da lei sottolineato, alla nascita "c'è stata una complicanza durante il parto e quindi sono nata con una paralisi facciale che ovviamente ha portato poi a un'asimmetria al viso perché il lato destro è stato lesionato e quindi ha un movimento ridotto rispetto al lato sinistro. Crescendo all'età di 7 anni sono stata vittima di bullismo a scuola, non sono se per cattiveria o estrema sincerità dei bambini. Per me era un dolore immenso. Cercavo un senso di appartenenza, cercavo la mia identità e penso che fosse uguale a quella di tutti i bambini".

 

 

Ora "all'età di 27 anni sentirmi dire tu sei diversa, è il più bel complimento che mi possano fare. La diversità arricchisce". In trasmissione non è mancato il video messaggio del padre che si è detto "orgoglioso" della figlia: "Volevo dirti che sono felice di avere una figlia come te, della tua intelligenza, e di come sei cresciuta, di quello che stai diventando. Stai vivendo questo momento della tua vita con entusiasmo e determinazione, qualità che non ti è mai mancata. Ogni giorno credo sia un'opportunità di scoprire aspetti nuovi di te stessa e sappi che sono qua per sostenerti sempre in ogni passo della tua vita. Complimenti per il libro che hai scritto, sono orgoglioso di te".

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