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David Parenzo sconcerta la regia: prende il cartonato e abbandona lo studio

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"13.25, Donald Trump è il 47esimo presidente americano. Eh, noi ci vediamo domani e io a questo punto Kamala viene via con me". Ha fatto le cose in grande, David Parenzo. Il conduttore de L'aria che tira vive in prima persona il dramma delle elezioni americane e dopo una notte da incubo, e dopo aver somatizzato lo choc del grande ritorno del tycoon alla Casa Bianca, passa una intera puntata, mercoledì mattina, con sguardo vitreo, talvolta fisso nel vuoto.

Pochi, pochissimi sorrisi e molto tirati. Nervi a fior di pelle, poco brio. Il colorito stesso è piuttosto sbattuto, non si sa se per la veglia o la paura di quello che succederà nei prossimi anni. 

 

 

In studio ci sono i cartonati giganti dei due candidati  presidenti, entrambi in versione pugile con i pantaloncini che furono di Rocky e Apollo Creed. Quindi, quando si arriva al momento del congedo, David esce di scena da star: sulle note di Living in America, altro classicone da Rocky, virtualmente ridotto come Sylvester Stallone sul mitico ring, preso a ceffoni dai repubblicani e psicologicamente e moralmente massacrato, Parenzo raccoglie la sagoma della Harris, se la mette sotto braccio ed esce mestamente, mentre le luci si spengono. 

 

 

 

La telecamera a questo punto inquadra la sala regia, dove lo sconcerto sembra calare ineluttabile su tutto e tutti. 

Parenzo e la sagoma di Kamala, guarda qui il video di L'aria che tira su La7

 

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