Maurizio Molinari, incubi su Trump e Musk: "Cosa li unisce, come vogliono ridisegnare gli Usa"
"La volontà di un cambiamento rivoluzionario accomuna Donald Trump e Elon Musk": a dirlo, in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7, è stato Maurizio Molinari di Repubblica. Secondo lui, il neo presidente degli Stati Uniti e l'imprenditore numero uno di Tesla e SpaceX hanno in comune "la volontà di ridisegnare l'America nell'espressione politica, nella politica interna così come nelle scelte di politica estera, ma soprattutto nell'approccio ai valori".
Più sbilanciata l'analisi di Alan Friedman che ha scagliato un'invettiva contro il tycoon e il suo braccio destro. "Musk è il Goebbels digitale di Trump". "Goebbels addirittura? - ha replicato Parenzo -. Forse questo giudizio è un po' troppo forte". Ma il gironalista americano ha insistito: "Ogni giorno Elon Musk porta la propaganda del Cremlino". A quel punto Parenzo ha sottolineato che paragonare Musk a Goebbels significa associare anche Trump a Hitler. "Io non voglio esagerare - ha risposto Friedman -. Ma poi scopriremo se siamo nel 1933 e se abbiamo appena eletto un Viktor Orban americano o qualcosa di peggio".
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Il dem Piero Fassino, anche lui ospite del talk, ha detto invece: "Il voto segna una cesura molto grande perché Trump questa volta ha allargato il suo consenso. Nel 2016 Trump aveva vinto rivolgendosi a tutti coloro che si sentivano esclusi. Questa volta è riuscito a raccogliere un consenso che mette insieme quelli che si sentono esclusi e un pezzo di ceto medio e di establishment".
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