Andrea Scanzi disperato all'alba per la vittoria di Trump: alle 5.10...
Suonano le campane a morto a sinistra. Scene di disperazione mediatica per la vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa contro Kamala Harris. Altro che "testa a testa", il tycoon va verso una vittoria a valanga. Circostanza, come detto, accolta con terrore e disperazione dal fronte progressista.
Un esempio lampante arriva da Andrea Scanzi, in collegamento notturno con È sempre cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer che ha coperto le elezioni per Mediaset. Quando il risultato era ormai delineato, quando si viaggiava verso l'alba, ecco la disamina della firma del Fatto Quotidiano. "In molti dicevano, ok, Trump ha molti difetti ma potrebbe essere la persona tra i due meno dannosa nell'ottica geopolitica, quella che ci allontana un po' di più dalla terza guerra mondiale perché porterà gli Stati Uniti verso una posizione così isolazionista che se ne fregherà di tutto il resto e quindi, paradossalmente, farò meno danni di Kamala Harris in ottica Israele-Palestina", premette il vice-Travaglio.
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"Io non ne sono particolarmente convinto ma, se mi chiedi alle 5.10, l'unico aspetto positivo può essere questo di fronte all'elezione di un uomo secondo me irricevibile, l'unica notizia positiva può essere questa, fermo restando che rispetto ovviamente il mandato degli elettori americani. Mi sembra l'unico aspetto vagamente positivo di un'elezione sconcertante: che nel 2024 uno come Trump sia presidente degli Stati Uniti non mi sembra un bel segnale, diciamo così", conclude uno Scanzi tangibilmente disperato (basta osservarne il volto e le smorfie...).
"Che nel 2024 uno come Trump sia il Presidente degli Stati Uniti non mi sembra un bel segnale"
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) November 6, 2024
Andrea Scanzi a #ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/oGxjvsxHQr