"Oggi io non reputo gli Stati Uniti un esempio di democrazia, la campagna elettorale è stata becera, insulti e zero idee da entrambe le parti, se fossi americano voterei Jill Stein, perché esistono anche candidati indipendenti".
Alessandro Di Battista, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, anche sulle elezioni americane fa quello che gli riesce meglio: il bastian contrario, in direzione ostinata e contraria rispetto a tutto. Scelta che gli permette una buona dose di (furbetta) agilità dialettica.
Bruno Vespa a DiMartedì: "Trump, vocazioni mussoliniane". Floris interviene: "Più vigliacco..."
"Secondo te Donald Trumo è più Hitler o più Mussolini?". La domanda a bruciapelo di Anton...Poi però spiazza tutto lo studio quando spiega: "Peggio di Trump, solo una cosa: Kamala Harris. Non so se Trump si comporterà in maniera diversa rispetto all'Ucraina, una guerra alimentata dall'amministrazione Biden. Ma quello che so è che Biden e Harris hanno dato 20 miliardi di euro di armamenti a Netanyahu con cui stanno uccidendo i palestinesi".
DiMartedì, Storace ammutolisce la Piccolotti: "Ma ti pare normale? Calmatevi!"
"Lei chi voterebbe?". La domanda di rito di Giovanni Floris ai suoi ospiti di DiMartedì, nella notte de..."Not that point", protesta Alan Friedman, giornalista americano anche lui in studio e dichiaratamente pro-Kamala. "Silenzio! - si scalda l'ex grillino -, sto parlando e poi parlerà lei". "No però silenzio no", interviene Floris. "Non c'è bisogno di urlare, calmati! Calmati!". "Cioè lei può dire delinquente e lui non può urlare? Eddai su", allarga le braccia Francesco Storace, riferendosi a Lucia Annunziata che in collegamento aveva appena definito con quella parola Trump litigando, peraltro, con lo stesso Dibba.