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Ilaria Salis-Patrick Zaki si incontrano per insultare il governo: "A cosa stanno riducendo l'Italia"

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Patrick Zaki e Ilaria Salis uniti contro il governo Meloni. L'attivista egiziano salvato proprio dall'esecutivo di centrodestra lo scorso anno ha incontrato l'europarlamentare di Avs durante una tappa del tour "antifascista" della Salis con Zerocalcare. I due si sono visti a Bologna, nell’aula universitaria occupata di via Zamboni.

“Nella mia città, Bologna – ha scritto Zaki in un post su Facebook – ho avuto l’onore di incontrare Ilaria Salis dopo l’evento di presentazione dei fumetti curati da Zerocalcare. Ilaria ci ha parlato del grave rischio di decadenza dell’immunità che sta affrontando, un atto gravissimo nei suoi confronti". Il riferimento è alla richiesta del premier ungherese Viktor Orban di revocare l'immunità parlamentare all'attivista, che così potrebbe affrontare il processo a Budapest, dove è accusata di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra ungheresi durante una manifestazione. 

"Le nostre storie si intrecciano - ha continuato Zaki - entrambe segnate dall’uso del carcere come strumento di silenziamento e punizione. Esprimo la mia solidarietà e vicinanza a Ilaria, e spero che potremo collaborare sempre di più per affrontare il tema delle carceri in Italia, un argomento urgente che richiede attenzione, soprattutto per quanto riguarda il sovraffollamento e il tragico fenomeno dei suicidi…”. L'attivista egiziano e l'ex docente si sono quindi uniti per parlare, male, dell’Italia, che a detta loro sarebbe addirittura “a rischio di ungherizzazione".

 

 

 

Da parte di Zaki, insomma, sembra non esserci nessuna riconoscenza per il governo Meloni. Mentre la Salis ha parlato di "ungherizzazione dell’Italia” a proposito del Ddl sicurezza con cui chi è al potere vuole “neutralizzare qualsiasi forma di dissenso, anche quella di chi per esigenza deve occupare una casa e attraverso l’operazione coloniale che si sta portando avanti in Albania, perché ricorda tanto i tempi in cui l’umanità veniva selezionata ed era sacrificabile”. Grandi applausi dell'attivista egiziano tra il pubblico.

 

 

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