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Vittorio Feltri si scatena: "Toghe rosse? No, cre***. Quei giudici fanno cose assurde"

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Il caso Albania ha rappresentato - e continua a rappresentare - l'ennesimo capitolo dello scontro tra politica e magistratura. La maggioranza di centrodestra accusa i giudici che hanno bloccato il trasferimento dei 16 migranti in Albania di aver agito più per ideologia che su una base giuridica. Toghe rosse in azione, dunque.

A L'aria che tira, il programma di approfondimento politico condotto di La7, David Parenzo ha dedicato un'altra puntata al caso Albania. E per l'occasione ha invitato nel suo salotto televisivo Vittorio Feltri che, come è nel suo stile, non ha usato giri di parole per attaccare i giudici pro-migranti. "Devo precisare che per me non esistono le toghe rosse, esistono delle toghe cretine così come in qualsiasi altra professione si sono difesi - ha spiegato il fondatore di Libero -. E tra i fessi, per esempio, mi ci metto anche io intendiamoci. Quindi ci sono dei giudici che alle volte commettono delle cose assurde. In questo caso - ha aggiunto - però io non so dire dove sia la ragione".

 

 

"Penso però che questa operazione Albania verrà giudicata dopo che è entrata in funzione - ha precisato Feltri -. Dopo tutta la meccanica di questo provvedimento. E invece tutt'ora non abbiamo potuto dire né bene né male. Poi c'è anche chi non vuole nemmeno sperimentare... pazienza: avranno i loro motivi di diritti. Però francamente - ha concluso - mi sembrano debolucci".

L'aria che tira: l'intervento di Vittorio Feltri

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