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Piero Sansonetti gela Vasco Rossi e la sinistra: "Rischio-fascismo? Non esiste"

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Le parole di Vasco Rossi continuano a far discutere. Si parla del post pubblicato dal Blasco sui social per ricordare il papà, un post in cui il cantante ha di fatto sostenuto che i fascisti, o peggio i nazisti, sono tornati.

Un attacco, sgangherato, neppur troppo velato al governo Meloni. Parole fuori fuoco e che però, ovviamente se a scriverle è Vasco Rossi, fanno discutere.

Non a caso, di questa presa di posizione se ne parla anche a 4 di Sera, il programma di Rete 4, la puntata è quella di sabato 2 novembre. Ospite in collegamento ecco Piero Sansonetti, chiamato a commentare quanto sostenuto dall'artista.

E Sansonetti, almeno in parte, gela quella sinistra pronta a cavalcare la sparata del rocker di Zocca. "Vasco Rossi è un artista, parla come parlano gli artisti, non come un politico, un prete o un democristiano. Parla come parlava Fabrizio De Andrè, chissà cosa avrebbe detto dei decreti sicurezza. Questo è il punto. Dopodiché, c'è un rischio-nazismo? No, è evidente, come non c'è il rischio-fascismo", taglia corto.

 

 

In ogni caso, aggiunge Sansonetti, "c'è in Italia il razzismo, un rischio di razzismo entrato fortemente nel governo, un rischio di xenofobia. Sicuramente questo c'è e secondo me nel 2024 è un rischio gravissimo per la civiltà, non per la democrazia, perché la democrazia è un'altra cosa", conclude Piero Sansonetti.

 

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