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Marco Rizzo, estremi rimedi: "Cosa faccio se mandano i trans nella scuola di mia figlia"

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"Corsi trans nelle scuole? Se lo fanno dove c’è mia figlia vado di persona, posso essere cattivo con la mia presenza". Non le manda a dire, Marco Rizzo. Sarà per il contesto irriverente per eccellenza, La Zanzara su Radio 24, sarà per l'indole da vecchio, irriducibile comunista poco incline alle evoluzioni "fluide" della sinistra italiana, sta di fatto che l'ex deputato ed europarlamentare di Rifondazione comunista quando parla sembra molto più vicino alla sensibilità del generale Vannacci che a quella della segretaria Pd Elly Schlein.

Intervistato da Giuseppe Cruciani, Rizzo parte dalle rivelazioni personali piccanti ("Mi sono fatto quattro donne diverse in un giorno solo Chi erano? Non posso dirlo, ma erano nel mondo della comunicazione maggioritario. Non è successo contemporaneamente, ma una alla volta, una dopo l’altra") per poi approdare all'analisi dell'attualità.

 

 

 

"E’ insopportabile che in ogni pubblicità oggi ci sia un gay, una lesbica o un nero…", mette subito in chiaro il 65enne, fondatore del Partito comunista. "L’altro sesso? Non l’ho mai provato sebbene ci siano uomini che mi vengono dietro ma possono tranquillamente aspettare". 

La propaganda gender non fa per lui: "Corsi per i bimbi trans all’università? Ma secondo voi è normale? Se io avessi una figlia e in quella scuola facessero i corsi per i trans, vado io di persona, basta la mia presenza...capito che intendo? Se toccano i miei figli divento cattivo". 

 

 

 

Rizzo è un pesce fuor d'acqua: "I fluidi? So cosa sono, ma se dico qualcosa sui fluidi poi dicono che sono omofobo e se dico che mi piace la gnocca sono comunque omofobo e violento. In ogni caso, tra gli operai di Berlinguer e il carro LGBT della Schlein preferisco il primo". Praticamente, un manifesto politico: più chiaro di così, non si poteva.

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