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Luca Ricolfi sul dossier contro la polizia: "Che impressione ho avuto"

Roberto Tortora
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Ha fatto e fa ancora discutere la bacchettata all’Italia da parte del Consiglio d’Europa, che accusa il nostro Paese di razzismo, perpetuato in particolar modo dalle Forze dell’Ordine. Nell’ultimo rapporto della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), aggiornato ad aprile 2024, adottato l’estate scorsa e pubblicato il 22 ottobre, è proprio l’Italia a finire nel mirino e si legge: “In Italia le Forze dell’ordine fanno profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza e indagine, soprattutto nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana. Le autorità non sembrano essere consapevoli della portata del problema e non hanno considerato l’esistenza della profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale”.

Di questo tema si discute a Quarta Repubblica, programma di approfondimento politico e sociale di Rete4, condotto da Nicola Porro. Ospite, in collegamento, c’è il politologo e sociologo Luca Ricolfi, presidente della Fondazione Hume che, dopo aver letto il rapporto, lo stigmatizza e lo definisce subdolo: “Io questo rapporto l'ho letto dalla prima pagina all'ultima e non ho affatto avuto l'impressione di trovarmi di fronte al follemente corretto, semmai al subdolamente corretto, perché il follemente corretto è un meccanismo che si auto-disinnesca. Quest’ultimo, infatti, è talmente folle e spesso ridicolo che si dà la zappa sui piedi e lo riconosciamo immediatamente. Invece, in questo rapporto, quello che noi possiamo osservare è qualcosa che io chiamerei il subdolamente corretto”.

 

 

 

Un’analisi particolarmente apprezzata su X, dove parecchi utenti applaudono al professore. C’è chi scrive: “Il Prof. Ricolfi, da intellettuale di sinistra, dà due ceffoni con dedica ai compagni anti italiani”. Oppure: “Sinistra presa a schiaffoni dal professore”. E, infine, chi lancia lo slogan: “Più Ricolfi, meno Sansonetti”.

 

 

 

Sempre in studio, a Quarta Repubblica, anche il giornalista Fausto Biloslavo minimizza la gravità del rapporto: "Il rapporto l’ho letto tutto, dalla prima all’ultima pagina. In 48 pagine, ebbene, c'è una, una sola pagina sulla polizia razzista, con un titolo bello forte. Leggendo questa pagina, però, si nota che le uniche fonti, reali, sono una Ong che difende i diritti dei rom, fa il suo lavoro, che certamente non è imparziale. Poi c'è di nuovo l'Asgi, quest'associazione di giuristi che si occupa di studi sull'immigrazione".

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