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Paolo Del Debbio, la cannonata: "Ecco chi non stimo in televisione"

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Paolo Del Debbio non esclude nessuno: maggioranza od opposizione, da lui sono tutti benvenuti. La riprova? Antonio Tajani a 4 di Sera ed Elly Schlein a Dritto e Rovescio. Nessun trucco o segreto, "la mia contentezza? Che da destra a sinistra, chi viene da me si trova sempre bene. E da me vengono tutti e sono sempre venuti tutti. Per me, è una grande soddisfazione. Tutti mi hanno sempre detto di essersi trovati a proprio agio e questo è quello che io voglio. Governo e opposizione, sono sempre in par condicio io".

Raggiunto da Fanpage.it in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro, il volto di Rete 4 si definisce "aziendalista": "Faccio quello che mi chiedono. Il settimanale continua ad andare bene, anche ieri sera, e secondo me vogliono sempre tutt’e due e io li faccio. Anche se il giovedì inizia a diventare una fatica, ma ce la faccio". E a chi parla di un cambio di rotta, con Mediaset più "centrista", Del Debbio nega: "A me non mi ha mai detto nulla nessuno. Io questa linea non l’ho mai vista e nessuno me l’ha mai dettata. Se qualcun altro fa un’altra linea, sono affari suoi. Io mi faccio i miei, ecco". 

 

 

E la sua visione della tv sembra ripagata. I programmi da lui condotti, infatti, portano a casa importanti risultati. Anche se la concorrenza non è delle più semplici. "Formigli - ammette riferendosi al competitor di La7 - è un grande professionista, possiamo pensarla diversamente, è il mio avversario diretto del giovedì e ne ho grande stima. Come ho stima di Floris e di tanti altri che fanno il mio stesso lavoro. Poi, certo, arriva qualcuno che pensa di fare la televisione e fa l’1%, ecco, di quello ne ho meno stima". Che la chiave del suo successo sia la schiettezza? Di certo i battibecchi con i tecnici di Rete 4 non sono passati inosservati: "Loro sono miei amici e chi non coglie l’aspetto comico della cosa, manca di senso dell’ironia. Ho smesso di fare ste cose in diretta perché sono arrivate mail in redazione di protesta".

 

 

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