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Marina Berlusconi, l'affondo: "Certi giudici nemici di tutto il Paese"

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Un intervento attesissimo, quello di Marina Berlusconi, la presidente Fininvest presente all'inaugurazione della nuova libreria Mondadori in Galleria Alberto Sordi, in pieno centro a Roma. Già, Marina parla poco. E quando parla, va dritta al punto. Come ha fatto in questo caso.

Si è partiti dal giudizio sull'esecutivo Meloni, promosso dalla figlia del Cavaliere: "Il mio giudizio sul governo è assolutamente positivo sia come cittadina sia come imprenditrice. Intanto per il lavoro che faccio so bene che la stabilità rappresenta un grande vantaggio competitivo e il governo Meloni è uno dei più stabili in Europa. In questi due anni ho apprezzato molto la responsabilità che il governo ha mostrato con la messa in sicurezza graduale dei conti pubblici e con una politica estera seria e autorevole", ha rimarcato. Interpellata sul rapporto col governo, lo ha definito "assolutamente normale, come è normale che abbia un rapporto costruttivo e positivo. A me interessa una sola cosa, che il governo in carica sia stabile faccia bene", ha sottolineato.

Poi, in questi giorni di scontro accesissimo tra governo e magistratura - il caso Open Arms, lo stop ai centri in Albania, la email di Marco Patarnello contro Meloni - ecco che sulle toghe Marina Berlusconi ha speso parole pesantissime: "Certi giudici non sono nemici di Giorgia Meloni o di Silvio Berlusconi, ma di tutto il Paese". Un giudizio, tranchant, con il quale richiama anche gli anni di persecuzione giudiziaria che hanno colpito il padre.

Quando i giornalisti le hanno chiesto conto della possibilità che Pier Silvio Berlusconi, il fratello, possa scendere in campo, Marina ha tagliato cortissimo: "Su Pier Silvio parla Pier Silvio. Decide lui". Poche parole che, però, non sono la più netta delle chiusure. Indiscrezioni di stampa, seppur puntualmente smentite, negli ultimi mesi hanno ipotizzato un possibile impegno politico di Pier Silvio Berlusconi.

Una battuta sulla manvora. "Intanto resto fortemente negativa sulla logica degli extraprofitti, la trovo demagogica e dannosa per il mercato. Ma questo provvedimento deciso dal governo mi sembra un provvedimento condivisibile e di assoluto buon senso intanto perché è il frutto di un dialogo e di un accordo tra le parti coinvolte e tutela la credibilità del nostro sistema creditizio sul mercato e trovo che anche la decisione di destinare le risorse che verranno ricavate a un settore come la sanità sia una decisione molto giusta", ha affermato Marino.

Quindi, sul suo orientamento politico, ha puntualizzato: "Io non sono di sinistra, sono una liberale berlusconiana". E ancora, sui diritti: "La questione dei diritti non è di destra né di sinistra, ma di civiltà e umanità. Poi serve un cambiamento che richiede tempo, ma la politica ha il compito di fornire risposte a una società che cambia". E ancora: "L'evoluzione non deve essere frenata, io ho detto di sentirmi più vicina alla sinistra di buon senso per quanto riguarda questi temi perché su questi temi specifici finora la sinistra si è mostrata più aperta e attiva. Poi il buonsenso c'è da entrambe le parti e dobbiamo augurarci che prevalga", ha concluso Marina Berlusconi.

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