In altre parole, Vecchioni su Sinwar: "Immagini orribili". Poi il paragone con gli eroi greci: esplode la polemica
Yahya Sinwar è morto. Il macellaio e leader di Hamas, la mente dietro all'orrore del 7 ottobre, è stato ucciso da Idf, l'esercito israeliano. Le immagini del corpo le hanno viste in molti, circolavano sui social. Immagini crude, quelle del cadavere del terrorista. Immagini che confermavano la fine di un incubo, l'eliminazione di un demonio.
Oltre alle foto, il video del drone che lo mostrava poco prima di essere colpito a morte, seduto su una poltrona tra le macerie di un palazzo abbandonato. Immagini crude, certo, ma legittime: era il nemico numero uno.
E di queste immagini se ne parla a In altre parole, il programma condotto da Massimo Gramellini su La7, la puntata è quella di sabato 19 ottobre. Come sempre, ecco in studio Roberto Vecchioni, interpellato da Gramellini proprio su quelle immagini: "Che effetto fa? È il caso? O è mancanza di pietas?".
E Vecchino non ha dubbi: "Hai detto benissimo. è una mancanza di pietas. È una cosa vergognosa, orribile", premette. Insomma, voleva più rispetto per il macellaio di Hamas, in barba anche alla sistematica esposizione dei cadaveri e delle vittime che è una cifra distintiva della propaganda islamica in generale e di Hamas in particolare.
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Dunque il cantante riprende: "Non so se ricordi il 25esimo canto dell'Iliade... quello di Achille che restituisce il corpo di Ettore a Priamo. Achille uccide Ettore e il papà di Ettore, Priamo, re di Troia, disperato, va nell'accampamento dei greci, cosa quasi impossibile ma ce la fa, entra nella tenda di Achille, gli abbraccia le gambe piangendo e gli chiede di restituire il corpo di suo figlio. Gli dice: anche tu hai un papà e non hai un figlio, papà è lontano da te e ti vorrebbe vicino. In nome di tuo padre, che soffre per te e ti vorrebbe vicino, ti prego di darmi il corpo di mio figlio perché è l'unica cosa che ho. E lui lo fa: questa è la pietas", conclude Vecchioni. Insomma un paragone, seppur indiretto, tra Sinwar e gli eroi della mitologia greca, tra un terrorista soprannominato il "macellaio" e personaggi epici nemmeno lontanamente accostabili al terrorismo. Un paragone che francamente lascia interdetti. Parole che hanno scatenato una bufera sui social, con commenti durissimi sulla presa di posizione di Vecchioni.
In altre parole, Roberto Vecchioni su Sinwar: qui il video
Yahya Sinwar non è "morto per caso": tutta la verità sulla fine del macellaio