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Dritto e rovescio, Del Debbio sbrocca con l'ospite: "Ma come fai a dirlo? Stasera occhio..."

Roberto Tortora
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Un solo colpo, ben assestato e, purtroppo, fatale. Il caso della morte di Manuel Mastrapasqua a Rozzano fa ancora scalpore, il 31enne è morto dissanguato a Rozzano venerdì notte dopo che una coltellata gli ha reciso una vena tra cuore e polmoni.

L’autore, il 19enne Daniele Rezza, voleva da lui solo un paio di cuffie. Manuel stava rientrando nella sua abitazione, dopo aver finito di lavorare a mezzanotte nel Carrefour di via Carlo Farini a Milano. Il killer, reo confesso e ora agli arresti, gli aveva strappato un paio di cuffie da meno di 15 euro e dopo un tentativo di reazione del 31enne lo aveva accoltellato al torace. Assurdo.

 

 

 

Di questo si discute a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento sociale e politico, condotto da Paolo Del Debbio ogni giovedì sera su Rete4. Interviene in studio un ragazzo, un giovane abituato a frequentare la notte e, soprattutto, a portare con sé un’arma, in questo caso un coltello, per essere pronto a qualsiasi aggressione. Queste le parole del giovane: “Oggi come oggi io credo che sia veramente normale girare con un coltello per la troppa delinquenza. È normale per difendersi, per non essere vittime, non per aggredire, io dico per una difesa. Non è corretto non poter girare, perché io non dovrei girare? O vieni accoltellato o ti difendi”.

 

 

 

A quel punto, però, Del Debbio sbrocca e non ci sta a questo ragionamento assurdo: “Ma come fai a dire una roba del genere? Ma normale per far cosa? Stasera occhio, perché sono agitato. Ma non ci vai nei posti dove pensi che ti accoltellino. Io la sera non ci vado nei dintorni della Stazione Centrale e non è che mi metto un coltello in tasca per andare a trovare Belpietro che lavora lì vicino, perché se arriva uno così lo accoltello, non è il modo di ragionare. Difendersi vuol dire accoltellare e non ci si va in quei posti!”.

 

 

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